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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Torna a risplendere la chiesa della Misericordia di Precetto, uno scrigno di tesori fra stucchi e dipinti

Via le impalcature che da tempo “imprigionavano” l’edificio sacro a Ferentillo, ristrutturato grazie ai fondi messi a disposizione dalla curia di Spoleto

Terminati i lavori strutturali della chiesa della Misericordia o del Confalone nel borgo di Precetto a Ferentillo. Via le impalcature che la tenevano imprigionata ormai da tanto tempo. Anche l’installazione di infissi è stata completata, così come le tinteggiature e le decorazioni esterne.

L’edificio che da diversi anni gravava in stato di degrado, è stato oggetto di restauro grazie a fondi messi a disposizione dalla curia di Spoleto.

“Nella chiesa è venerata santa Eurosia protettrice delle messi - afferma lo storico locale Carlo Favetti - oltre alla presenza della singolare tela della Madonna del Confalone. Il dipinto su tela raffigura la Madonna ritta che raccoglie sotto il manto gli uomini e le donne in atteggiamento di preghiera e supplica. Il dipinto è una probabile opera di Lattanzio di Nicolò liberatore, detto l’Alunno, del primo Cinquecento come afferma il Fabbi”.

“La tela - continua - è incastonata in una mostra lignea di macchina processionale, dorata e intarsiata con volute, festoncini a racemi e putti. È posta al centro della parete sopra l’altare maggiore. Il dipinto per analogie stilistiche ad altre opere coeve è stato attribuito al Lattanzio per l’espressività dei volti dei soggetti figurati, così come la vergine, di chiara interpretazione umbra di fine quattrocento, dai volti scuri e austeri. I confratelli in preghiera mostrano acconciature e vestiti dell’epoca assai rielaborati e curati. La vergine porge le braccia aperte sotto il manto, indossa un vestito stretto ai fianchi di colore chiaro, mentre il manto scuro le scende dalla testa ai piedi, ripreso e allacciato da una spilla sul petto”.

“Sullo sfondo - aggiunge Favetti - un paesaggio umbro con montagne, colline e alberi, forse anche un lago. L’edificio sviluppa la sua planimetria in altezza ed è posto lungo la vecchia strada che costeggia il fiume Nera. La chiesa, del XVII secolo, fu beneficiata, ampliata dal cardinale conte di Ferentillo Odoardo Cybo, patriarca di Costantinopoli. Altre tele al suo interno sulle pareti laterali - conclude - mostrano la Madonna del Suffragio appartenuta alla famiglia Raspini come espresso in un cartiglio posto in basso a sinistra sulla tela. Altro dipinto su tela è l’incontro di Gesù con i giovani sempre del XVII secolo. Graziosi gli stucchi che adornano l’interno”.

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