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77° anniversario della Liberazione di Terni, il racconto di quel pomeriggio e l'iniziativa in piazza

In piazza della Repubblica si è svolta la celebrazione del 77esimo anniversario

Era il pomeriggio di martedì 13 giugno quanto la città di Terni fu liberata. Le truppe alleate, alle 15, raggiunsero la periferia sud della città, provenienti da Narni, liberata la mattina, con molta fatica perché la strada statale era minata e con enormi crateri di bomba. Tutti i ponti, eccetto uno, erano caduti. Fu fatto un tentativo di attraversare un cratere, ma il tentativo fallì. Un carro armato vi rimase bloccato, il sergente Robertson e il caporale Kirwan, insieme a un geniere, si avvicinarono al centro e trovarono un gruppo di 25-30 tedeschi vicini a Ponte Garibaldi sul Nera, rimasto in piedi, mentre cercavano di demolirlo. I “Partigiani della libertà” comandati dall’ex tenente Elvenio Fabbri, cercano di impedire la distruzione del ponte, non ci riescono e nel tentativo perde la vita Aspromonte Luzzi. I reparti d’assalto inglesi, con i tanks, si attestano sul Lungonera per gettare un ponte prefabbricato in traliccio di ferro, con la tecnica dei Bailey. Nel Bollettino d’Informazione dell’8^ Divisione sulle operazioni del 10-18 giugno è scritto. “La velocità con cui il ponte fu costruito e la rapidità con cui fu utilizzato dimostra che i nemici non ebbero tempo per preparare correttamente la sua demolizione. Le strutture erano rimaste intatte, le mine collocate erano poche e poste in posizione ovvie” e per un caso sfortunato non fu salvato. Mentre si procede con le operazioni di costruzione, il comandante inglese, guidato da Elvenio Fabbri, attraversano il Nera su una passerella, tra via dell’Argine e il vecchio stadio Viale Brin.

Sul diario Alfredo Filipponi, il comandante della Gramsci scrive. “Alle ore 16 del 13,6,1944, contemporaneamente alle forze alleate, i partigiani della Gramsci, investono la città da nordovest, e cioè dalla parte del Colle dell’Oro, da Pentima, da Marmore e Voc. Fiore, mentre l’esercito alleato entra a Porta Romana, investendo Città Giardino e zona del cimitero. La città di Terni che ha sofferto tanti bombardamenti e distruzione, finalmente è liberata”. Sulla città, dal 11 agosto 1943 al 13 giugno 1944, le incursioni aree sono state 57, come risulta sia dai documenti del governo italiano che da quelli del comando alleato, scrive su “Storia di Terni” lo storico Pompeo De Angelis e i 108 bombardamenti ufficialmente dichiarati, un falso storico, derivano da una affermazione di Elia Rossi Passavanti, ex podestà.

Nel corso della mattinata di domenica 13 giugno, in piazza della Repubblica, si è svolta la celebrazione del 77esimo anniversario con la partecipazione di Cinzia Fabrizi, in rappresentanza del comune di Terni, Novelli, per la Provincia, Simonetta Mignozzetti per la prefettura, la senatrice Valeria Alessandrini, l’assessore regionale Enrico Melasecche, il consigliere regionale Daniele Carissimi, rappresentanti civili e militari, e delle associazioni combattentistiche e d’arma, con la deposizione di una corona e onore ai caduti. Successivamente l’ANPI provinciale ha deposto una corona presso le lapidi che ricordano Aspromonte Luzzi e i caduti ternani che salvarono i ponti sul Nera e sul Serra.

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