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“Lui è rimasto fuori dall’ospedale: ho passato momenti orribili, ma mai mi sono pentita di non aver abortito”

La testimonianza | “Vivevo una relazione instabile e mi sono ritrovata in stato di gravidanza. Oggi sono una volontaria del Movimento per la vita di Terni”

M.d.L. racconta come, anche in una situazione molto complicata, la scelta “della vita” l’ha fatta e oggi ne è particolarmente felice, tanto che è diventata una volontaria tra le più attive del Movimento per la vita di Terni.

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Venivo da un matrimonio finito e avevo già un figlio di 10 anni. I medici mi avevano detto che non sarei potuta più rimanere incinta. Da circa tre anni vivevo una relazione instabile, e, al contrario di quanto diagnosticatomi, mi sono ritrovata in stato di gravidanza. Inizialmente entrambi abbiamo pensato subito all’aborto come soluzione apparentemente più facile. Così abbiamo preso l’appuntamento al consultorio e la nostra idea di prendere quella strada non è cambiata, neanche dopo un secondo incontro che io ho chiesto di avere.

Quando è arrivato il giorno dell’appuntamento in ospedale, il mio stato d’animo però era cambiato. Lui è rimasto fuori dall’ospedale e una volta salita in stanza, e praticamente già pronta col camice per entrare in sala operatoria, stavo malissimo con nausea e giramenti di testa. L’anestesista, capendo che c’era qualcosa che non andava, mi ha dato del tempo per riprendermi. Sono trascorse tre ore, ma il mio stato non era cambiato, allora mi hanno fatto parlare con il ginecologo, che ringrazio ancora per non avermi fatto sentire un numero ma una persona degna di essere ascoltata. Ero confusa, non sapevo cosa fare, il tempo passava. A lui ho confidato che avevo paura della reazione del padre della bimba, qualora non avessi abortito. Lui mi ha incoraggiato dicendo: Qui decide lei, noi facciamo quello che dice lei, strappiamo i moduli e per non è successo niente e la persona che l’aspetta di sotto se ne farà una ragione e se no è un problema suo.

Poi è tornato quell’anestesista, veramente un angelo, mi ha guardato negli occhi e mi ha detto: Tesoro, non vedi che è il tuo corpo che parla per te?… vuoi tornare a casa?. Sono state le parole giuste che mi hanno aperto gli occhi e mi hanno fatto capire che io quella bimba (sì, una femminuccia) la volevo. Era già nel mio cuore, oltre che nelle mie viscere.

La donna racconta anche che poi quell’uomo, dopo la sua decisione, l’ha lasciata sola e che, nonostante sia riapparso più volte in questi anni, non ha mai chiesto nulla della bimba che è nata dalla loro relazione: una bimba nata prematura dopo una gravidanza difficile e che per questo ha avuto tanti problemi di salute fin da subito, rischiando la vita per molti mesi, ma che ha sempre dimostrato il suo attaccamento alla vita e che lei voleva esserci.

Ho passato momenti orribili, ma mai e poi mai mi sono pentita di non aver abortito. Ho chiesto e trovato nel Movimento per la vita un sostegno immenso, dove da subito ho sentito di dovermi impegnare anche io per sostenere le altre donne in situazioni difficili come la mia. Mi sono rivolta a loro con qualche remora derivante dal fatto che al tempo mi professavo atea. Ho invece scoperto che il Movimento per la vita è un’associazione laica che mi ha supportato giorno e notte senza alcun pregiudizio sulle mie idee. Oggi, grazie a mia figlia, ho capito il valore del tempo donatoci, ho scoperto la fede ed ho trovato una seconda famiglia, tanto che il presidente dell’associazione è la madrina di battesimo di mia figlia.

Ringrazio di cuore mia madre, che mi ha supportato in questa vicenda e lo ha fatto fin da quando ero piccola accogliendomi: sì, io sono una figlia adottiva e per questo, l’amore che ho ricevuto, non potevo non ridonarlo a mia volta! Voglio ringraziare anche quella donna che la vita me l’ha donata però. E soprattutto ringrazio mio figlio, che è stato sempre presente nei momenti più difficili, sostenendomi con una maturità eccezionale per la sua età. I figli, quale dono immenso…

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