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Privatizzare l'Asm di Terni? La rabbia della Cgil: “A rischio il servizio per i cittadini. No quote ai privati"

Il direttivo provinciale della Cgil ternana ha approvato un ordine del giorno all’interno del quale si chiede la predisposizione di un piano industriale per Ams

Un ulteriore step si aggiunge, rispetto a quelli precedenti, alla vicenda che riguarda la cessione delle quote di Asm da parte del comune di Terni a soggetti privati. Dopo la delibera di giunta il focus si era spostato a Palazzo Spada, lo scorso mese di dicembre, sottoponendo l’attenzione della stessa ai consiglieri comunali. Come è noto però non si era riusciti a raggiungere il numero legale, necessario per il dibattimento provocando lo scioglimento anticipato della seduta e la contestuale protesta delle minoranze. In attesa di una nuova (eventuale) calendarizzazione la Cgil prende posizione con una nota in merito

L'idea di cedere ulteriori quote di Asm da parte del Comune di Terni a soggetti privati, non è condivisibile, in quanto, come ammesso anche dalla stessa amministrazione, non assicura una soluzione strutturale ai problemi attualmente presenti nell'azienda”. Ad affermarlo in un ordine del giorno approvato dal direttivo provinciale è la Cgil di Terni che torna a chiedere con forza la predisposizione di un piano industriale per l’Azienda Speciale Multiservizi, e garanzie sul mantenimento del suo profilo pubblico.

“Il comune di Terni punta, senza alcun confronto e coinvolgimento delle parti sociali, a rispondere ai problemi contingenti non offrendo certezze per le prospettive future dell’azienda” è scritto nell'ordine del giorno. Il sindacato ricorda di aver respinto “in modo categorico” gli annunci fatti dalla proprietà, relativi alla compressione dei costi che ricadono tutti sui lavoratori diretti e degli appalti. “Il non pagamento dei fornitori, il blocco del turn-over e il blocco degli avanzamenti professionali non sono certamente, a nostro avviso, la soluzione delle criticità economiche presenti”.

“É evidente – afferma ancora la Cgil - che le soluzioni proposte potrebbero mettere a rischio anche il servizio ai cittadini verso i quali, al contrario, dovremmo garantire, attraverso buone pratiche e valorizzando le maestranze servizi sempre più efficienti ed efficaci con l’ambizione del contenimento delle tariffe, applicando la 'tariffa puntuale' nel sistema dei rifiuti”.
La Cgil di Terni ribadisce dunque la necessità di “un cambio radicale di approccio nel metodo e nei contenuti da parte del Comune di Terni, che non scarichi responsabilità sull’Azienda, ma che al contrario metta in condizione la stessa, nelle sue diverse articolazioni, di poter affrontare le criticità presenti”.

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