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Il gigante d’acciaio: forgiato dalla Divisione Fucine il manufatto più grande mai realizzato dal 1884

Trasportato con un treno speciale lungo oltre 64 metri da viale Brin al porto di Civitavecchia, è destinato ad un laminatoio in Germania e conferma la leadership di Arvedi Ast nella produzione di grandi fucinati a livello mondiale

Che Acciai Speciali Terni sia un’azienda dai grandi numeri, è una cosa nota, ma stavolta è stato messo a segno un primato da Guinness dalla Divisione Fucine del polo siderurgico di viale Brin: a quasi due anni dal colaggio del maxi lingotto da 510 tonnellate e dopo complesse fasi di lavorazione, è partito dalla Divisione Fucine alla volta della Germania, il manufatto più grande mai realizzato dal 1884: un cilindro del peso di 270 tonnellate destinato ad essere installato su un laminatoio per la produzione di lamiere. Il cilindro è stato ricavato dal grande lingotto colato a fine gennaio 2022, composto da un unico blocco di acciaio di forma tronco-conica, con misure di circa 4,5 metri di diametro e oltre 6 metri di altezza, che ha rappresentato la “materia prima” da cui partire.

Si tratta del più grande cilindro utilizzato al mondo, che ad oggi solo alcune aziende asiatiche, oltre ad Arvedi Ast, l’unica in occidente, sono in grado di realizzare. Con un treno speciale lungo oltre 64 metri e un viaggio durato due giorni, il cilindro ha lasciato Terni lo scorso fine settimana per raggiungere il porto di Civitavecchia, dove una volta scaricato con una speciale gru portuale, sarà imbarcato su una nave cargo con destinazione il porto di Rotterdam.

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“Un traguardo che riempie di orgoglio l’azienda e la città – spiega una nota diffusa da viale Brin - raggiunto grazie all’indiscussa professionalità delle maestranze e al prezioso know how custoditi dalla Divisione Fucine di Ast che alla vigilia dei 140 anni dalla fondazione, pone nuovamente Terni al centro della storia siderurgica mondiale”.

Con la Divisione Fucine, Arvedi Ast, continua la centenaria tradizione della forgiatura a Terni. L’unità copre un’area di 120mila metri quadrati e la produzione di fucinati è principalmente destinata alla generazione di energia, all’industria meccanica, chimica, petrolchimica, offshore e aerospaziale: tutti settori in cui l’affidabilità di una macchina e dei componenti di un impianto sono essenziali per la sicurezza e la continuità dei servizi.

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