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Palazzo Banca d’Italia in vendita: Melasecche “pressa” la Fondazione Carit, ma Palazzo Leoni ha già detto no

L’assessore regionale rilancia il progetto del Museo nella sede Bankitalia. Il presidente Carlini di recente ha allontanato l’ipotesi

Il palazzo della sede della Banca d’Italia a Terni è in vendita, per una cifra intorno ai 3 milioni di euro. E l’assessore regionale Enrico Melasecche rilancia il progetto di creare un museo all’interno della struttura: progetto che in passato era stato preso in considerazione dalla Fondazione Carit. E proprio all’ente del presidente Luigi Carlini Melasecche si rivolge nel suo intervento. 

“Quell’edificio, che conosco come le mie tasche, visto che da giovane funzionario direttivo della Banca d’Italia vi ho abitato per circa tre lustri da quando venni trasferito 42 anni fa da Matera a Terni, è vincolato, perché e non è un edificio qualsiasi ma, costituisce un esempio di razionalismo italiano ed è una delle quinte in Piazza Tacito per la Fontana di Ridolfi e Fagiolo. Dopo che con i 10 milioni del PNRR è stato completato il finanziamento del progetto del Teatro Verdi, il cui recupero ho avviato a soluzione, la Fondazione non ha neanche più l’impegno morale di provvedere alla sua riqualificazione. Ha quindi risorse ingenti e liquide per portare a conclusione l’acquisto del Pala Bankitalia che lo stesso consiglio aveva deliberato per una cifra di poco più di tre milioni, il valore della sola area. Il mio appello accorato quindi al presidente Luigi Carlini, al direttivo ed a tutti i soci perché mai come oggi possono intestarsi un risultato veramente storico e di altissimo prestigio. Quanto agli utilizzi c’è solo l’imbarazzo della scelta: un centro di cultura di altissimo livello, con manifestazioni frequenti, mostre d’arte. Basterebbe uno solo degli appartamenti o anche due, con soffitti altissimi e marmi ovunque, di circa 200 mq l’uno, per collocarvi il Museo della Città”. 

Sul progetto però ultimamente lo stesso presidente Carlini ha pubblicamente dichiarato che la Fondazione non ha più l’interesse per l’acquisto della struttura, che ora dunque resterà nella lista dei beni in vendita in attesa di offerte. 

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