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Caos Tari, le opposizioni tornano all’attacco: niente bonus neanche per il 2021, stangata in due settimane

Bolletta dei rifiuti, ancora critiche da Pd, 5S, Senso civico e Terni immagina: “Acconto e conguaglio nel giro di 15 giorni, al momento non c’è alcun provvedimento amministrativo di sospensione, esborso pesante per tutte quelle categorie già penalizzate”

“Per il 2021 la prima scadenza dell’acconto Tari sarà il 15 marzo, ovvero 15 giorni dopo il conguaglio 2020 da cui è nato il caos che avevamo ampiamente annunciato. In sostanza tutti noi ternani ci troveremo a pagare nel giro di pochissime settimane acconto 2021 e conguaglio 2020, un esborso che diventa pesante per tutte quelle categorie già penalizzate”.

I gruppi consigliari di Pd, M5S, Senso civico e Terni Immagina tornano sul “caos” Tari, anticipando che il taglio ai bonus per le utenze fragili varrà anche per il 2021. Nessuna riduzione dunque sulle bollette che tutti – almeno in base alla ricostruzione delle opposizioni in consiglio comunale – pagheranno a tariffa piena.

“Dispiace constatare che le parole dell’assessore alle partecipate in consiglio comunale, che aveva detto di voler di sospendere le cartelle Tari, rientrino nelle promesse. Al momento non c’è alcun provvedimento amministrativo di sospensione, anzi in queste ore si aggiunge una nuova perla nella odissea Tari. L’Asm ha già pronte le cartelle 2021, senza le agevolazioni per le fasce deboli della cittadinanza. In sostanza, sono tali a quali a quelle del 2020 che pure l’assessore aveva detto di voler annullare”.

“Si va avanti dunque per la strada di colpire tutte quelle fasce di popolazione che per reddito o per presenza di persone disabili, in precedenza vedevano delle agevolazioni fiscali, peraltro riconfermate recentemente dai governi nazionali ma non recepite da questa amministrazione”.

“Abbiamo sempre detto che l’amministrazione comunale deve tutelare le fasce tradizionalmente deboli, così come occorre tenere conto di quelle categorie - pensiamo agli esercizi pubblici - che in questi mesi di chiusure e di emergenza non hanno lavorato e oggi non sono materialmente in grado di pagare la Tari, ma la soluzione adottata dalla giunta Latini, quella di far pagare comunque ai contribuenti gli sgravi ad alcune categorie, ci lascia allibiti. In sostanza l’amministrazione comunale ha scelto di non metterci un centesimo, di rimanere alla finestra, limitandosi a ripartire i costi complessivi del servizio”.

“Si è creato un clima di scaricabarile e soprattutto di incertezza che non aiuta nessuno, né Asm che deve incassare, né i contribuenti. Abbiamo contezza di cittadini, rientranti tra gli aventi diritto in passato alle agevolazioni, che hanno già pagato il conguaglio e che, comunque, dovranno essere risarciti. Così come abbiamo contezza della confusione su conguaglio e acconto anno successivo. Continuiamo a chiedere alla amministrazione comunale provvedimenti amministrativi chiari e certi per annullare ogni forma di aumento e ristabilire un clima di certezza amministrativa e di equità fiscale”.

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