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Caos, ok del consiglio comunale sulla gestione museale. Rossi: "Diventi una finestra sul territorio"

Passa con 20 voti favorevoli su 33 l'atto di indirizzo per una nuova stagione del polo museale ed espositivo della città

La seduta di consiglio comunale del 22 febbraio scorso ha approvato  20 voti favorevoli, 11 contrari e  2 astenuti, l’atto di indirizzo sulla gestione del sistema museale, espositivo e teatrale presentato dai consiglieri Michele Rossi  (Terni Civica), Paolo Cicchini (Lega) e Doriana Musacchi (Misto). 

“Sottoscritto anche dai colleghi consiglieri Paolo Cicchini della Lega e Doriana Musacchi del misto - spiega Rossi - ho presentato l’atto di indirizzo sulla gestione del sistema museale, espositivo e teatrale, un atto che ha l’intento di aprire una nuova stagione dell’utilizzo e della produzione culturale degli spazi dati in concessione, per quella stagione di cambiamento, anche in campo culturale, che la città ha chiesto a gran voce nelle ultime elezioni amministrative.

“L’atto – prosegue il capogruppo di Terni Civica -​ vuole dar luogo a una seria riflessione complessiva, che vada dal cambio dell’acronimo di denominazione, alla identità del museo della città come istituto culturale, fino alla valutazione di quanto fin qui prodotto”.

Il documento ricostruisce le vicende amministrative che si sono succedute dal 31 ottobre 2019, scadenza della precedente concessione, ad oggi.​ Elenca gli atti amministrativi che hanno portato, al termine di un percorso di gara pubblica, all’aggiudicazione della concessione alla soc.coop. bolognese Macchine Celibi.

"Noi riteniamo – prosegue Michele Rossi – che lo spazio museale non è solo una vetrina del passato, ma una finestra aperta sul territorio con un ruolo nei confronti del patrimonio culturale diffuso e di quanto accade nel territorio che lo circonda; che l’offerta culturale deve tenere presente i desiderata dei cittadini considerando anche temi di estrema attualità, senza trascurare la conoscenza, la creatività, le tradizioni, lo spettacolo dal vivo e le peculiarità del territorio. La città insomma chiede una proposta culturale attinente, coerente e accessibile nel rispetto della qualità e degli interessi della rosa più ampia di categorie.

Occorre definire un indirizzo culturale e le linee programmatiche delle attività museali che possano ampliare l’orizzonte culturale senza lasciare tutto all’iniziativa dei gestori pro tempore. Un indirizzo politico, che l'amministrazione deve avere e che faccia leva sulla valorizzazione del patrimonio culturale, spostando la bussola verso la riscoperta delle radici identitarie fatta di testimonianze artistiche.

D’altronde questo è quello che è previsto in maniera esplicita nel capitolato che chiama il gestore a farsi carico delle linee di indirizzo dell’Amministrazione Comunale, sia per quanto riguarda le attività rivolte al mondo della scuola che quelle  di progettazione e realizzazione di mostre, manifestazioni culturali ed iniziative promozionali nel rispetto delle linee culturali .

In tal senso il capitolato è dettagliato, prevede che entro il 30 giugno Palazzo Spada comunichi al concessionario le integrazioni strategiche alle linee culturali del Sistema Museale e Teatrale del Comune di Terni​ e che entro il 31 ottobre  il concessionario presenti un programma delle attività che intende svolgere nell’anno successivo. 

Insieme alla valorizzazione di tutta la raccolta museale e a una proposta espositiva che dovrebbe essere capace di accontentare i vari gusti culturali e non ospitare solo ciò che è nelle corde dei vari gestori troppo spesso votati al contemporaneo sperimentale – conclude Michele Rossi - si tratta di passaggi fondamentali, ai quali nessuno può sottrarsi e che solo se applicati è possibile dar luogo a quel cambiamento effettivo che è sempre più necessario. 

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