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Caos Tari, Masselli: "Dobbiamo trovare 176mila euro". 5mila avvisi di pagamento sospesi per 60 giorni

L'assessore al bilancio di Terni, Orlando Masselli, ha fatto chiarezza in consiglio comunale: "Vuoto amministrativo. Dobbiamo trovare 176mila euro per ripianare la spesa"

L'assessore al bilancio, Orlando Masselli, ha fatto finalmente chiarezza lasciando aperta, tuttavia, la soluzione del caso Tari. Pungolato dai consiglieri Orsini (UpT) e Fiorini (Forza Centro), Masselli ha indicato la road map per uscire dall'impaccio. Ma la bacchetta magica non c'è e il comune dovrà tirare fuori 176mila euro di fondi per ripianare i conguagli 2020 e l'annullamento - non dovuto e già comunicato a circa 5mila citattini - del bonus sociale applicato alle famiglie vulnerabili.

Nel frattempo, ha spiegato Masselli, sono già state inviate delle contro comunicazioni di sospensione degli avvisi che avranno la durata di 60 gioni. Al termine di questo lasso di tempo la questione dovrà essere liquidata.

Le agevolazioni indibitamente revocate con l'invio dell'avviso di pagamento, sono state recapitate a una popolazione target composta da portatori di handicap gavri per un importo complessivo di 49mila euro; famiglie numerose composte da nuclei di almeno 5 persone per un importo di 11mila euro; infine, alle famiglie a reddito zero per un totale di 104mila euro. 

Secondo Masselli si rende necessario, anche per il futuro, trovare nuove strategie per far fronte a questa agevolazione che è, a tutti gli effetti, un ammortizzatore sociale che dovrà prevedere un adeguato fondo di spesa dedicato: "Queste agevolazioni - osserva Masselli - erano state previste già nella legge di stabilità del 2014 e la copertura garantita direttamente dalle amministrazioni.

Tuttavia, uno fondo dedicato e appannaggio di questa specifica fascia di popolazione non è mai stato previsto dal 2009 fino al 2019. Poi è arrivato il covid, che ha sposato necessariamente alcuni fondi di bilancio su criticità impellenti relative alle attività economiche che hanno subito una riduzione o sospensione della produttività".

In più, spiega Masselli, si sono susseguite delle scandenze, compreso il nuovo piano economico-finanziario, che hanno generato un "vuoto amministrativo" nella gestione di una serie di adempimenti. 

Infine un'altra grana, ossia l'invio degli avvisi di pagamento relativi alla nuova tariffa dei rifiuti corrispettiva che impone, dal 2021, la corresponsione da parte del comune all'Asm delle agevolazioni concordate ad alcune fasce di popolazione. Il gestore non ha applicato una rimodulazione diretta da parte di Asm che, recepito il nuovo iter, ha immediatamente inviato 4.892 avvisi di pagamento.

La vicenda, che quanto prima attende un epilogo, verrà riportata all'attenzione della IV commissione controllo-garanzia del comune già mercoledì 17 febbraio.

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