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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Il “buco nero” dei colletti bianchi: “Servono 350 assunzioni nei Comuni e in Provincia di Terni”

In quattro Anni i dipendenti sono passati da quasi 1.500 a poco meno di 1.200, la situazione “peggiore” a Palazzo Spada dove mancano educatrici e vigili urbani. Gino Venturi (Uil Fpl): si risparmi sugli sprechi e non sul personale

“I dipendenti dei comuni del territorio provinciale di Terni e dello stesso ente Provincia in quattro anni sono diminuiti di oltre il 20% passando da 1.498 a 1.193: si sono persi in totale 305 posti di lavoro e decine di posti in più si perderanno entro quest’anno per i pensionamenti già programmati”.

Lo dice la Uil Fpl di Terni che ha analizzato la situazione del personale negli enti pubblici del territorio rilevando, ad esempio, che “il calo maggiore” ha riguardato nel Comune di Terni “dove si è passati da 720 dipendenti del comparto del 2018 a soli 606 attuali e dove quindi si registra un calo di 114 unità. Nell’ente Provincia – aggiunge il sindacato - si è passati da 192 a 132 dipendenti. Nella città capoluogo tutti i settori sono fortemente penalizzati con le punte massime di carenza di organico tra i vigili e i servizi educativi. Agli asili nido gestiti dal Comune di Terni mancano 16 educatrici. Vale a dire che, stando ai numeri attuali, ogni tre educatrici previste ne manca una. La dotazione organica prevede 45 unità mentre in servizio ce ne sono appena 29. In tal modo si dà risposta solamente a 116 bambini e non ai 180 previsti”.

“Non meno grave” secondo il dossier della Uil Fpl “è la situazione nell’ente Provincia con servizi, sia tecnici che amministrativi, ormai all’osso per carenza di organico. I Comuni più piccoli poi non ce la fanno proprio più con personale fortemente carente e incombenze invece sempre maggiori. Tra l’altro con procedure sempre più complesse e responsabilità maggiori”.

“A fronte di questa forte diminuzione della forza lavoro, sono decisamente aumentate le incombenze per i Comuni ed anche quelle straordinarie, come quelle derivanti dalla pandemia, che ha visto i dipendenti degli enti locali in prima linea”. Uil Fpl sostiene dunque che “nonostante tutto, i lavoratori degli enti locali hanno garantito la funzionalità dei servizi sobbarcandosi carichi di lavoro che ora però non sono più sopportabili mentre rimane alto il rischio di un forte calo nella quantità e qualità dei servizi per i cittadini”.

“I politici - osserva Gino Venturi, segretario generale Uil Fpl di Terni - sono sempre in prima fila a rivendicare la tutela dell’occupazione, ma quando sono chiamati ad amministrare direttamente sono i primi a tagliare posti di lavoro e a penalizzare i cittadini con servizi sempre meno adeguati”.

“La strada delle esternalizzazioni e privatizzazioni si è mostrata un fallimento e non ha portato neanche, nel complesso, alla realizzazione di risparmi consistenti. Bisogna immediatamente invertire la tendenza – prosegue Venturi – e dopo i vigili urbani e i servizi educativi del Comune, la Uil Fpl sta aprendo ulteriori vertenze in tutti gli enti perché i risparmi siano fatti sugli sprechi e non sul personale”.

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