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Nuova attività a Terni: “Due cuori, una passione in comune ed il sogno realizzato. Creato un buonissimo feeling con gli altri locali”

Il racconto di Marco ed Agnese: “Ci siamo conosciuti in Veneto in un villaggio vacanze. Da lì è iniziato il nostro cammino, fino all’apertura del nuovo locale”

La freccia di Cupido li ha raggiunti nel corso dell’estate, di alcuni anni fa, quando stavano lavorando all’interno di un villaggio vacanze in Veneto. Marco e Agnese sono due ragazzi che hanno deciso di investire su Terni, inaugurando un nuovo locale - denominato Garage22 - nel cuore del centro cittadino, in una piazza dove sono state organizzate diverse iniziative, per dare ulteriore impulso alla ripartenza, post emergenza sanitaria.

Alla redazione di www.ternitoday.it raccontano la loro storia ed il conseguente percorso che li ha portati a Terni, dopo aver vissuto diverse esperienze di vita e di lavoro: “Avevamo intenzione di aprire un’attività insieme” esordiscono “dopo essere stati in Piemonte nell’ultimo periodo. C’era Agnese – sostiene Marco – che voleva rientrare in Umbria, poiché è originaria di Narni. A me piaceva l’idea dato che non c’ero mai stato”. L’esperienza alle spalle: “Almeno vent’anni dedicati al settore della ristorazione. In passato ho anche gestito un locale ad Alessandria (città dove è nato ndr) denominato il Brillo parlante che abbinava birreria e grigliata. Ci siamo dunque conosciuti in Veneto dove è scattata la scintilla. Successivamente abbiamo lavorato insieme in Austria, in un’attività di ristorazione italiana per poi fare una vacanza in Spagna”.

Da qui la svolta: “Ci attirava tantissimo il tapas bar, sullo stile della cicchetteria veneta con piatti da servire porzionabili” sostengono i ragazzi. “Un aperitivo studiato in quel modo, abbinato all’esperienza di Agnese nel beverage allegandolo ad una cucina territoriale. Un prodotto eterogeneo – aggiunge Marco – con spunti della tradizione piemontese. Arrivati a Terni, a quel punto, abbiamo scelto la formula ed iniziato a cercare uno spazio che si prestasse. L’idea è nata circa dieci mesi fa e da lì ci siamo adoperati per metterla a terra”.

Il percorso: “Agnese aveva questo sogno ovvero aprire un qualcosa di suo. Ci tenevamo particolarmente e grazie al lavoro di entrambi, siamo riusciti a mettere da parte i soldi necessari. A fine novembre lo abbiamo rilevato per poi iniziare degli interventi sia all’interno che all’esterno, sotto il profilo dell’estetica e della funzionalità, per ciò che concerne la cucina. Il primo aprile è coinciso con la data di inaugurazione”. La curiosità dettata dalla scelta del nome: “Diverse le motivazioni che ci hanno orientato su Garage22. In primo luogo la tipologia dell’attività che assomigliava ad un vecchio garage. Qui vicino a noi c’è una saracinesca con scritto ‘garage’. Una signora ci ha confermato che, tanti anni fa, lo spazio era utilizzato proprio come garage. Sul 22 infine la questione è puramente numerologica. Ci siamo sposati il 22, siamo in due e ci piaceva l’idea del 22. Il logo poi è stato creato da un amico con la pin-up vestita in stile officina”.

Dalla partenza al decollo: “Il concetto di apericena è difficile diffonderlo. Stiamo cercando di capire in che direzione procedere e vorremmo far comprendere al cliente cosa siamo realmente. Alcuni ci vedono come un posto da aperitivo, altri come ristorante. Noi ci sentiamo più come ibrido tra cena ed aperitivo, fornendo entrambi i servizi. Lo spirito di condivisione è fondamentale pertanto, quando sarà possibile in inverno, proporremo qualcosa di conviviale, come ad esempio la burguignonnee e le tavolate dedicate alle polente tipiche della Val d’Aosta”.

Due cuori ed una grande passione: “Il legame al settore della ristorazione è piuttosto forte. Possiamo condividere la stessa attività, altro elemento che ci gratifica”. La riflessione di Marco: “Sono molto contento di stare a Terni. La mentalità è piuttosto aperta per una città che mi ha accolto con calore. Il centro è vivo, i clienti pian piano si stanno fidelizzando e fa piacere rivederli tornare, dopo la prima volta. Ci stiamo facendo conoscere”. Ulteriore aspetto: “Si è creato un buonissimo feeling con gli altri locali della piazza, anche in ottica di collaborazione. Di certo – concludono – ci piacerebbe ulteriormente sfruttare la piazza e le sue bellezze, anche per svilupparla a livello culturale. Non sarà semplice riuscirvi”.

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