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L’idea di un giovane ternano per valorizzare la città. ‘Terni Atlas’: “Uno strumento di curiosità per i cittadini e addetti ai lavori”

L’atlante è in distribuzione dallo scorso 2 dicembre. Contiene informazioni di carattere storico demografico urbanistico, ambientale oltre che testimonianze dirette. Lo ha curato Filippo Rossi

Uno strumento per collezionare informazioni e capire lo stato di resilienza di un’area di crisi complessa, mettendo insieme information design e user experience. Dallo scorso 2 dicembre è in distribuzione ‘Terni Atlas’ a cura di Filippo Rossi, giovane designer dell’informazione che si occupa, nello specifico, della disciplina di disegnare mappe.

“Lo scorso ho partecipato al bando Ternivisione promosso dal comune di Terni e volto a far partecipare i giovani, finanziando la realizzazione di progetti innovativi e di forte interesse per la comunità locale” afferma Filippo. “Ho deciso di fare un atlante poiché a Terni c’è un tessuto urbano discontinuo. Gli interventi a livello edilizio sono molto frammentati. Tutto ciò non ha consentito di conservare alcune opere a livello culturale e ha creato tanta disomogeneità, per chi la vive e la abita”.

Quando nasce l’idea: “Nel corso dell’estate 2019 quando mi trovavo alla biennale di Venezia. C’erano dei lavori che mi piacevano nel mio campo e ho iniziato questo percorso di ricerca durato circa un anno e mezzo. Devo ringraziare un ragazzo di un centro di accoglienza che mi ha aiutato. Inoltre alcuni collaboratori del comune che mi hanno dato delle informazioni. Ho chiesto anche alla regione dei dettagli”.

Turismo in città: “Ci sono tante mappe per orientare gli utenti, posizionate male, asettiche. La corsa al ribasso sulle realizzazioni non invoglia il turista. Dovrebbe essere valorizzato maggiormente il singolo edificio. Così ho pensato ad un atlante al cui interno sono contenuti i dati del comune, dell’Istat, dell’Arpa, infografiche e mappe, per fornire uno strumento curioso ai cittadini o agli addetti ai lavori. Potrebbe essere uno spunto per prendere decisioni e fare delle riflessioni, elevando in alto il dibattito. Ho fatto riferimento ad un libro ossia ‘L’immagine della città’ scritto 50 anni fa Kevin Lynch, in cui portava l’esempio dell’importanza delle mappe per dare un significato alla città stessa”.

I dettagli del testo ultimato da Filippo Rossi: “Il testo colleziona informazioni di carattere storico, demografico, urbanistico, ambientale oltre alcune testimonianze dirette raccolte. Si tratta di un’istantanea di quello che oggi è la città. Computa 140 pagine ed è suddiviso in sei capitoli tra storia, demografia, tessuti urbani, mobilità, ambiente ed esperienza urbana dedicato alle interviste di alcuni cittadini. Mo sono rivolto principalmente agli under 40, facendo uno screening selettivo”.

Quali gli spunti più interessanti? “C’è un livello di percezione del tessuto urbano molto faticoso. Per tanti utenti è piccola e labirintica. I tanti edifici diversi provocano un disorientamento generale. Ad un ragazzo sembrava che Terni fosse stata costruita appena duecento anni fa. Una giovane proveniente da Lione ha constatato come oltre al fiume con ci fosse nulla, al di là del parco fluviale del Nera. Naturalmente sul suo giudizio pende la personale esperienza, poiché dalle sue parti vengono organizzate molte attività lungo la Saona ed il Rodano”. Un dettaglio che Filippo tiene a precisare. “Particolare la testimonianza di un ragazzino di diciotto anni. Secondo lui a Terni ci si accorge poco delle novità perché occorre fare i conti con la routine. Di conseguenza non si percepiscono”. Potrebbe essere anche un regalo di Natale: “In effetti sta andando bene” conclude Filippo “Spero possa tornare utile in qualche modo”.

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