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Tre anni di lavori e quella strada è ancora un imbuto: “A maggio la consegna dell’ultimo cantiere”

File lunghissime nel giorno di Pasquetta fra Baschi e Orvieto per gli interventi sul ponte della diga di Corbara. L’assessore regionale Enrico Melasecche: “Ora il consolidamento, poi una nuova infrastruttura”

In decine, centinaia, ieri hanno rischiato di trascorrere la giornata di pasquetta bloccati in una fila interminabile di auto e camper. Un serpentone che si snodava dalle gole del Forello, dove si erge l’eremo della Pasquarella nei pressi di Todi, fino alla diga del lago di Corbara, territorio comunale di Baschi alle porte di Orvieto. Tutta colpa di un semaforo che regola il senso unico alternato che – da circa tre anni – caratterizza il traffico in transito sul ponte che costeggia lo sbarramento artificiale del Tevere. Meno intasata, ma comunque sempre di “imbuto” si trattava, la situazione per chi percorreva la strada in direzione opposta, quindi da Orvieto in direzione di Perugia.

Un’ora buona di attesa per percorrere pochi chilometri, dovuta anche al massiccio volume di mezzi in transito in una giornata particolare. Ma rallentamenti e disagi fanno parte della vita quotidiana di decine di persone ormai da anni.

“Ho sollecitato in più occasioni Anas”, spiega l’assessore regionale alle infrastrutture, Enrico Melasecche, che parla della necessità di un intervento radicale visto che era stato messo in piedi il progetto per realizzare un nuovo ponte visto che quello che c’è è ormai “vecchio” e non più adeguato ai moderni standard di sicurezza. “L’aumento dei costi legati ai materiali – spiega ancora l’assessore – ha però comportato una riduzione delle opere da poter realizzare”. E il ponte sulla diga di Corbara è rimasto indietro.

Ora, la novità di queste ore è la seguente: Anas ha confermato all’assessore Melasecche che entro maggio sarà consegnato l’ultimo stralcio del cantiere per il consolidamento finale del ponte. I lavori si protrarranno per 90 giorni quando sarà ripristinata la circolazione a doppio senso di marcia sul ponte. Quindi, indicativamente entro il mese di settembre la situazione dovrebbe tornare alla normalità. “Aspettando la possibilità di avere finalmente un nuovo ponte”, chiude Melasecche.

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