Lavori sul raccordo Terni-Orte, lo svincolo è di nuovo chiuso e il traffico va in tilt

Aspettando che la E45 diventi l’autostrada dell’Umbria, ma senza pedaggio, gli automobilisti il loro “dazio” già lo pagano. Code, rallentamenti e spesso incidenti che – quasi ogni giorno – segnano la vita di chi percorre la principale arteria dell’Umbria da sud a nord e viceversa. In questo momento, i più penalizzati sembrano essere i cittadini dell’area dell’Amerino. Lo svincolo sul raccordo Terni-Orte che porta verso Amelia e tutta l’area interna è stato chiuso per diversi mesi nel corso del 2022. Ora, gli interventi di Anas – che si concentrano in modo particolare su questo tratto di Rato – hanno costretto a interdire ancora l’accesso alla superstrada in direzione Terni.

Così, tutti quelli che dalla zona hanno necessità di spostarsi verso il capoluogo di provincia, vengono attualmente indirizzati verso Narni scalo per poi proseguire o riprendendo il Rato al bivio di Capitone oppure percorrendo la Marattana o la Flaminia.

Fatto sta che, complice il volume di traffico aumentato, la giornata “prefestiva”, la presenza di diverse grosse attività commerciali e pure del cimitero, nella mattinata di oggi – venerdì 7 aprile – via Tuderte allo scalo era un lungo serpentone di automobili che procedevano a passo d’uomo.

Vetture, mezzi pesanti, furgoni, auto di servizio: tutti in fila, neanche tanto appassionatamente. Con le conseguenze in termini di vivibilità e inquinamento che ne derivano, su un’arteria che soffre in maniera endemica di questi problemi e che ogni volta che si (ri)presentano queste condizioni, va ancora di più in sofferenza. Assieme a chi ci vive e ci lavora.