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Narni, Il parroco riapre per un giorno la chiesa di Sant’Agostino: “Da troppi anni chiusa per alterne vicende”

La chiesa, tra le più belle in assoluto della città, è chiusa da tanto tempo, ma fino agli anni 80, quando era parroco don Gino Cotini, era tra le più frequentate della città

Ha colto l'occasione della sua festa di compleanno, che cade il 6 maggio, per fare lui un regalo a cittadini e parrocchiani. Don Sergio Rossini, parroco della Cattedrale di Narni, in questa occasione ha voluto riaprire, sia pure per un solo giorno, la chiesa di Sant'Agostino, situata in via dell'Asilo, in pieno centro storico. La chiesa, tra le più belle in assoluto della città, è chiusa da tanto tempo, ma fino agli anni 80, quando era parroco don Gino Cotini, era tra le più frequentate della città. Nel 2010 la chiesa venne riaperta, ma solo per un breve periodo, perché poi si resero necessari nuovi interventi, primo fra tutti quello riguardante la riparazione di alcune parti del tetto dal quale penetrava dell'acqua all'interno della struttura ogni volta che pioveva. Sabato 6 maggio, dunque, la gradita novità che è molto piaciuta ai narnesi.

"In occasione del mio 45° compleanno - ha detto don Rossini - sono felice di potervi mostrare, almeno per un giorno, la nostra bella chiesa di Sant'Agostino da troppi anni chiusa per alterne vicende. I danni del sisma 2016 e le complicazioni burocratiche inerenti alla gestione delle opere provvisionali non hanno diminuito l’interesse verso questo monumento. Un lavoro trasversale ha visto protagonista la Sabap (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio),  l’Ufficio Beni Culturali della nostra Diocesi, l’Ufficio Tecnico del Comune di Narni e quello diocesano. C'è stato anche il mio impegno affinché le certificazioni dei molti lavori di messa a norma effettuati negli ultimi anni, nonché i restauri effettuati 'a chiesa chiusa', potessero essere a conoscenza dei vari Enti interessati”.

“La chiesa - ha aggiunto don Sergio - oggi la vedete spoglia, senza le tele degli altari laterali già restaurate esposte in Cattedrale e le altre in via di completamento, con il coro ligneo restaurato e ridefinito affinché si possano scorgere gli affreschi originari della tribuna absidale ma ancora ricoperto dei teli, con l’altare originale spostato ‘in avanti’ perché gli spazi potessero essere compatibili tra Culto e Arte, con la ‘scoperta’ di alcuni affreschi sepolti dal tempo nella navata di sinistra in via di completamento e definizione. La vedete senza nemmeno l'impianto di illuminazione, senza i banchi e con tanta polvere ovunque. C’è ancora moltissimo da fare per riportare questa bellissima chiesa nelle condizioni che merita. Credo che iniziare a renderla visitabile, intanto, per qualche giorno possa donarci slanci, proposte e idee per il futuro quando anche questa, oltre alle altre sei chiese cittadine per ora aperte, potrà tornare patrimonio di Narni e di quanti la visiteranno".

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