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Dal cinema alla musica underground. Producer ternano al debutto: “Una ventata di freschezza per un prodotto indipendente”

Il racconto di Marco Testa in arte molecola: “Ho deciso di tagliare i ponti con il passato iniziando questo nuovo progetto musicale e curando ogni minimo dettaglio”

Un esordio caratterizzato da originalità e creatività. Lo scorso 5 ottobre infatti ha debuttato ‘La festa del pongo’ ossia il primo Ep a cura di Marco Testa, in arte molecola. Il disco, composto da quattro brani, è uscito per l’etichetta danese Telavivi Records, in collaborazione con Tazzina Dischi. L’intento è stato quello di fondere il sound dell’elettronica alla lingua italiana, avvalendosi della collaborazione di Antonella Pacifico (Rome in Reverse) e Alessia Sbordoni (Romi). La grafica del disco è stata interamente realizzata da Maria Testa.

Alla redazione di www.ternitoday.it Marco Testa ovvero molecola racconta i passaggi più significativi della carriera che ne hanno contraddistinto il percorso artistico: “La forte tendenza a carattere musicale ha sempre contraddistinto la mia quotidianità. Dopo aver concluso gli studi ho conseguito un diploma presso lo IED ovvero l’Istituto Europeo Design a Roma. Una specializzazione molto importante poiché ho avuto la possibilità di approfondire gli studi, in modo settoriale, come sound designer”. E proprio il variegato mondo del suono che ha attratto Marco: “Tutti elementi di caratura storico, artistica, tecnica per tastare con mano l’evoluzione e le varie sfaccettature afferenti all’audio di ogni singola traccia ascoltata”.

Una prima svolta significativa per il giovane producer: “Ho avuto la fortuna di piazzare dei lavori, fin da giovanissimo anche grazie ad un professore conosciuto allo IED. In particolare una collaborazione con i produttori di Hit Mania Dance, andando a comporre dei brani – circa 3-4 singoli – per sei differenti anni, di diverso genere. Ho poi incontrato Andrea Farri che lavora nel cinema, andando a curare parte delle colonne sonore, di alcuni film. Ricordo ad esempio ‘Veloce come il vento’; ‘Il primo re’ e ‘Smetto quando voglio’.  Una cura in particolare dell’elettronica, dei sintetizzatori e delle ritmiche come music programmer. Purtroppo – come è noto - il Covid ha messo in ginocchio l’arte in generale ed anche il cinema, in particolare”.

Investimenti e passione, un binomio da portare avanti con orgoglio: “Ho creato uno studio tutto per me denominandolo Sinusoide Studio. Lo strumento principale, quanto essenziale, è il pc poiché consente di connettermi con tutte le altre apparecchiature. Una continua elaborazione del sound mediante una minima base di pratica musicale. Una sorta di cervellone dello studio, sincronizzatore di tutta la parte riguardante i sintetizzatori analogici”. Una particolarità: “In ogni singola produzione c’è una forte idea molto personale. Tuttavia nel momento in cui il prodotto è finito coinvolgo alcuni amici e parenti per avere dei feedback, di sicuro utili per ricavarne consigli preziosi”. 

Una decisione netta: “Tagliare i ponti con il passato per concentrarmi su un progetto personale, focalizzandolo sul territorio. A tal proposito è nato molecola e la contestuale voglia di realizzare un qualcosa di originale, un’ondata di freschezza sul prodotto indipendente, una sorta di area confort. Cercavo una strada svincolata da obblighi commissionali anche perché, con il passare del tempo, ho avuto la sensazione di perdere quella vena creativa la quale stavo reprimendo”. E qui esplode ‘La festa del pongo’ ovvero: “Un’idea strettamente personale mirata ad accostare il mondo dell’elettronica alla lingua italiana”. E Marco tiene a specificare: “I featuring realizzati con Antonella Pacifico e Alessia Sbordoni. Il tutto in contesto di low budget, andando a capitalizzare al meglio le attrezzature detenute dentro Sinusoide Studio”.

Una definizione di musica elettronica: “Abbraccia tantissime sfaccettature e derivazioni, evoluzioni in generi e sottogeneri. Sono un appassionato puro – sottolinea – partendo dall’avanguardistica degli anni 40’ fino all’attuale sound. Un accostamento su parti maggiormente evocative, la ricerca del culto, del particolare”. Ed anche nei suoni la procedura è similare: “Li vado a carpire dalle singole tracce per poi tentare di capire come è stato costruito. La tipologia di ritmica, il range timbrico, la struttura del brano e lo stilema del genere. Tutti passaggi fondamentali quanto obbligati”.

In molecola c’è anche una parte live: “I pezzi contenuti all’interno de ‘La festa del pongo’ riesco a tramutarli da ascoltabili a casa in ballabili, da dancefloor, basta andare ad allungare le strutture dei singoli brani. L’investimento è proprio quello di crearsi un proprio percorso, una sorta di evoluzione del dj che non si limita a selezionare la musica da mettere nei set”. Per poter ascoltare il progetto molecola ed il primo Ep ‘La festa del pongo’ basta accedere a tutti i digital store e fare le ricerche necessarie all’interno. Buon ascolto! 

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