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In ricordo di Gianni Manzini: “Collocare il monumento a Giampaolo Spadoni in posizione più idonea”

La richiesta arriva da Sandro Piccinini ex consigliere comunale: “Un piccolo intervento che potrebbe essere un grande gesto di riconoscenza nei suoi confronti”

Riceviamo e pubblichiamo una nota di Sandro Piccinini, ex consigliere comunale. 

“Il Natale in arrivo, quest’anno sarà più povero, non ci saranno più gli auguri di Gianni Manzini. Un amico, un artista, uno scultore del ferro, del bronzo, dell’acciaio. Un uomo di grandi valori – afferma Piccinini - Lavoratore presso la fonderia in acciaieria, insignito della onorificenza di Maestro del lavoro.

Ricordiamo le opere più importanti: quella donata all’Avis di Terni che rappresenta la Pace e, forse più importante, la realizzazione delle gambe dorate che sostengono il basamento in marmo dove riposano le spoglie del Santo, presente all’interno della Basilica di San Valentino. Ma dobbiamo ricordare anche le sue lezioni e i suoi insegnamenti agli studenti dell’IPSIA di Terni nel campo della scultura, formatura e fusione artistica.

Pensiamo che la nostra città, la nostra comunità può fare qualcosa per ricordare questo operaio – artista. Tanti anni fa realizzò un monumento dedicato a Giampaolo Spadoni, un papignese, uno sportivo, deceduto in età giovanissima. Quest’opera che raffigura un ciclista, “Giampaolo amava questo sport”, fu posizionata, su proposta della Polisportiva Papigno, presso l’area di fronte all’ex stabilimento di carburo di calcio.

Un’area, questa, che fino al 2005 aveva dato risposte alla popolazione di Papigno in termini di aggregazione sportiva e per il tempo libero, oggi, dopo quasi 15 anni, ancora non fruibile dalla cittadinanza perché considerata inquinata. Più volte abbiamo sollecitato il comune a collocare questa opera in una posizione più idonea e visibile non solo alla cittadinanza ma anche ai tanti turisti che transitano sulla strada di Papigno. Questo piccolo e modesto intervento potrebbe essere però un grande gesto di riconoscenza nei confronti di Gianni Manzini che ha contribuito – conclude Sandro Piccinini - con i suoi lavori e la sua arte, il suo impegno, a far conoscere la nostra città in Italia.

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