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Terni e la Carrà, correva l’anno 2001: “galeotto” fu il palco di Sanremo

Vent’anni fa la conduzione del Festival venne affidata all’artista scomparsa il 5 luglio. Da Carlotta a Valter Vincenti, il ricordo: dolce, simpatica, gentile e sempre sorridente

Il 2001 è stato un anno da segnare in rosso nella storia della musica ternana. Vent’anni fa, strumenti e spartiti in mano, furono ben tre gli artisti locali che si esibirono sul palco del Festival di Sanremo. Un ricordo che oggi assume un valore ancora più importante perché la conduzione di quel festival venne affidata a Raffaella Carrà, l’artista scomparsa nel pomeriggio di ieri, 5 luglio.

E chi ebbe l’opportunità di salire su quel palco assieme alla Carrà, oggi la ricorda con grande affetto.

Come ha fatto Carlotta, nome d’arte di Carla Quadraccia (oggi, Scarlatto) che all’epoca presentò all’Ariston la sua Promessa, scritta da un altro musicista ternano, Francesco Morettini, che per lei aveva scritto Frena, uno dei tormentoni dell’estate del 2000.

GUARDA | Carlotta al Festival di Sanremo

“Ed io che pensavo che tu non saresti mai andata via… e così sarà per me – scrive in un post su facebook la cantante di Amelia - Grazie per sempre”.

Come direttore dell’orchestra sanremese quell’anno fu chiamato all’Ariston un altro musicista amerino, Valter Vincenti. Chitarrista di Paola Turci e Gatto Panceri, oggi Vincenti fa parte della band della reggae star internazionale Alborosie oltre ad avere avviato un progetto assieme alla cantante Benedetta Gelati, Jungleacoustic.

GUARDA | Valter Vincenti al Festival di Sanremo

All’epoca, Vincenti diresse l’orchestra nell’esibizione di Principe e Socio M., due campano che presentava al festival il pezzo Targato Na. “Dolce, simpatica, gentile, disponibile, sempre sorridente – ricorda Vincenti - questo è quello che ricordo di Raffaella Carrà”.

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