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Schizzano i prezzi di alimentari e spese per la casa a Terni. Istruzione in profondo rosso

I dati dell'Istat fotografano i movimenti dell'inflazione a Terni nel mese di ottobre 2020. Aumentano i costi di generi alimentari e bollette di casa. Crollano le spese si istruzione e formazione.

Il livello medio generale dei prezzi (inflazione) aumenta a Terni dell 0,1 per cento mentre, a livello nazionale, persiste un calo dei prezzi (deflazione) del -0,3 per cento.

Questa l'istantanea dell'Istat e rielaborata dai servizi statistici del comune di Terni che fotografa, nel suo complesso, il rapporto fra potere di acquisto e costo della vita a Terni nel mese di ottobre 2020.

Aumento del costo per le spese e generi alimentari

La lunga coda dell'emergenza sanitaria ha segnato i comportamenti dei ternani che, nel mese di ottobre, spendono più risorse per le spese casalighe. In effetti, la divisione che segna il maggior incremento dell’indice è "Abitazione, acqua, elettricità e combustibili" (+2,4%), imputabile in particolare all’aumento del costo dell’energia elettrica e del gas.

I rincari sono legati alla ripresa dei consumi di energia dopo la fase di forte riduzione registrata durante il lockdown della scorsa primavera. Nonostante gli aumenti registrati nel mese di ottobre, le bollette rimangono comunque meno care rispetto ad ottobre 2019.

Le spese alimentari fanno segnare un complessivo aumento dell'indicie del +0,5 per cento. In particolare tra i prodotti alimentari continua l’aumento vertiginoso dei prezzi della frutta che risulta in media oltre il 16% più cara rispetto ad un anno fa con punte ancora più alte. Oltre che per la frutta, il carrello della spesa in un anno risulta più caro anche per i rincari di verdura, di pasta e di riso.

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Aumento anche per tabacchi e bevande alcoliche

Lo stesso andamento, in controtendenza rispetto all’inflazione generale, si registra per il capitolo "Bevande alcoliche e Tabacchi"(+2,1) e per il capitolo Altri beni e servizi (+2,9%) dove si sono registrati forti aumenti nei prodotti di oreficeria e nei servizi finanziari ed assicurativi.

A picco le spese relative all'istruzione

"Profondo rosso" per le spese finalizzate all'istruzione, corsi di formazione e immatricolazioni universitarie che a Terni, nel mese di ottobre 2020, fanno registrare un -4 per cento. Un dato preoccupante emerso in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico 2020/2021, a causa di una marcata diminuzione del costo dell’immatricolazione universitaria nonostante l’incertezza della situazione sanitaria. 

In sintesi

I dati forniti dall'Istat e rielaborati dai servizi statistici del comune di Terni, ci mostra una stablizzazione delle abitudini al consumo profondamente segnate dalla pandemia. Si rafforza, rispetto al 2019, l'orientamento dei ternani a spendere per prendersi cura della casa (cibo, bollette e prodotti per la pulizia), a causa delle restrizioni di movimento imposte dai dpcm, dall'impennata delle disoccupazioni e della diffusione del regime di telelavoro che costringono a una maggiore sedentarietà. Aumenta, altresì, la prospettiva 

I cambiamenti delle abitudini di consumo delle Indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività Ottobre 2020 famiglie, la crisi economica, l’aumento della disoccupazione e le chiusure di numerose attività hanno orientato le scelte di consumo delle famiglie che si sono concentrate principalmente sui prodotti alimentari, di cura della persona e della casa e ciò ha sicuramente contribuito a determinare un andamento così distante tra l’inflazione generale e quella dei prodotti alimentari.

Aumenta, altresì, il bisogno di risparmio, anche attraverso fondi assicurativi, proprio in forza dell'incertezza sul futuro. Per molti ternani, evidentemente, le spese di istruzione diventano, al momento, superflue e insostenibili. 

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