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Ternana, Stefano Bandecchi: “Abbiamo sprecato un anno e chiedo scusa alla tifoseria. Farò di tutto per riportare la squadra ai massimi livelli”

Al presidente è stata conferita la cittadinanza onoraria. Iniziativa a Palazzo Spada nel corso della mattinata di oggi, giovedì 23 giugno

Un lungo ed appassionato intervento, nel corso della cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria. Il presidente della Ternana Stefano Bandecchi è stato ricevuto a Palazzo Spada, alla presenza delle istituzioni cittadine. Oltre ad alcuni consiglieri comunali ed assessori lo hanno accolto il sindaco Latini, il presidente della plenaria Francesco Maria Ferranti, la presidente della provincia Laura Pernazza. Inoltre il presidente della Fondazione Carit Luigi Carlini, il questore Bruno Failla, il delegato provinciale Coni Fabio Moscatelli.

In rappresentanza della società il vicepresidente Paolo Tagliavento ed il responsabile della comunicazione rossoverde Lorenzo Modestino. “La città mi ha accolto in maniera davvero emozionante” ha affermato Bandecchi. “Sono riuscito a riportare la Ternana in Serie B, dopo averla portata in Serie C. Pertanto ho rimesso i cocci al loro posto”. Il campionato andato in archivio: “Abbiamo sprecato un anno per ciò che concerne il calcio. Non abbiamo avuto il coraggio e la mentalità giusta per ottenere questo grandissimo risultato (la Serie A ndr). Ci abbiamo iniziato a credere solo nel girone di ritorno. Pertanto chiedo scusa alla tifoseria che ringrazio per le firme raccolte ed essere stati promotori di questa iniziativa”.

Emergenza sanitaria: “Spesso dalle cose più brutte è possibile capire chi sei. Il presidente non era solo quello che arrivava in elicottero. Durante il Covid sono diventato amico di 3500 ternani con i video, mentre ero rinchiuso all’interno dell’università. Passavo le notti a parlare con tutte queste persone e cercare di spronarle. In quel momento è nata un’anima ternana. Ci siamo trovati seduti dalla stessa parte. Tanti cittadini ternani mi hanno aiutato a fare il telefono amico. Parlo dei tifosi, miei principali interlocutori. Da lì è nato Terni col cuore e grazie al vicepresidente Tagliavento va avanti. Adesso abbiamo mandato al mare dei bambini. Fare del bene fa bene, un processo positivo a catena. Sono diventato parte di una città importante”.

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Progetto stadio-clinica: “Il Covid ci ha fatto maturare tutti. Mi sono preso il compito di cominciare a fare proposte importanti, visionarie che andavano oltre alla realtà. Ho chiesto a dei consulenti che hanno messo insieme questa operazione presentata alla Regione, a tutti i consiglieri comunali. Non si va da nessuna parte se non c’è coesione. La proposta è dovuta perché i ternani dovranno essere orgogliosi. Mettiamo sul piatto non solo un solo stadio. Vogliamo realizzare un impianto che possa portare sviluppo, eventi, concerti. Inoltre proposto un centro di ricerca che realmente serve. Se non sarà possibile faremo altre cose. Farò di tutto che è nelle mie possibilità – ha concluso il presidente - per portare la squadra ai massimi livelli”.

  

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