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Affitti, ora il Comune vuole guadagnarci di più

Oggi palazzo Spada incassa quasi 390mila euro da immobili e terreni e ne spende oltre 170mila, tanti i locali concessi in uso gratuito ma ora il bilancio è all'osso: parte la verifica

Il bilancio riequilibrato del Comune di Terni è stato approvato e ora inizierà l'iter che lo porterà al vaglio del ministero dell'Interno. Ma il lavoro per andare a cercare tra le pieghe dei conti di palazzo Spada il modo per diminuire ulteriormente le spese e aumentare possibilmente le entrate non si ferma. Anzi. Nel mirino della Giunta - lo hanno detto chiaro e tondo - ora ci sono i contratti di forniture e servizi - primo fra tutti quello da sempre discusso per la gestione del sistema museale - ma soprattutto gli affitti che percepisce l'amministrazione per le locazioni di immobili e terreni. L'intenzione dell'amministrazione è dunque quella di andare a verificare caso per caso i contratti che si possono modificare eventualmente rivedendo al rialzo i canoni o magari chiedendo un piccolo "cip" per quelle situazioni dove oggi non percepisce nulla. 

Gli affitti attivi

Oggi il Comune incassa circa 388mila euro all'anno dagli affitti di 84 locali e 30 terreni ma molti degli spazi di proprietà - 27 - vengono concessi in comodato d'uso gratuito. Ad eccezione della Asl 2, che ha l'uso gratuito di un immobile di 680 metri quadrati in via San Lucio, gli altri soggetti che non pagano l'affitto sono tutti centri sociali e associazioni di volontariato - per i quali in alcuni casi l'amministrazione compartecipa anche alle spese per le utenze - anche se poi non tutte le associazioni che usufruiscono di spazi di proprietà comunale li occupano senza pagare il canone. L'incasso maggiore arriva dalla Regione Umbria che paga quasi 210mila euro all'anno per gli uffici nell'ex Videocentro divenuto ormai per palazzo Spada una fonte di guadagno solo per gli affitti anziché un'opportunità di sviluppo come doveva essere. Da qui - con prezzi variabili a seconda degli inquilini - arrivano anche 12mila euro l'anno per i 179 metri quadri ad Arialnet, 5mila euro annui per i 37 metri quadrati a Telecom, i quasi 6mila euro per i 187 metri quadrati ad All Foods, i poco più di 2mila per i 45 metri quadrati a Ict Valle Umbria,Affitti attivi e passivi Comune di Terni 2018-2 5mila euro per i 54 metri quadrati alla Snap, 30mila euro per i 286 metri quadrati a Trust Italia. 

IL DOCUMENTO -  L'elenco dettagliato degli affitti attivi e passivi del Comune

Gli affitti passivi

A fronte di questi incassi il Comune di Terni spende circa 174mila euro per prendere in locazione 12 immobili. Quello più oneroso ammonta a circa 50mila euro pagati a un privato per i 558 metri quadrati degli uffici di via Annio Floriano che ospitano il Centro per l'impiego della Provincia mentre la maggior parte delle strutture affittate sono sedi di scuole: 50mila euro complessivi all'anno per le materne di via del Mandorlo, via Cadore e via Alfieri pagati all'Ater che intasca anche altri 17mila euro per la biblioteca di Colleluna e gli uffici decentrati di via degli Oleandri, 10mila euro alla Diocesi per la "Valleverde" e 16mila euro a un privato per la materna di via Tre Venezie. 

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