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Terni, il lento declino del centro storico: “Chiuse trenta attività commerciali”

I dati sono forniti dall’ufficio studi nazionale di Confcommercio attraverso la ricerca ‘Demografia d’impresa nelle città italiane’

Uno studio dettagliato ed approfondito che dimostra le sofferenze palesate dal centro storico cittadino. Lo si evidenzia dall’ufficio studi nazionale di Confcommercio, attraverso la ricerca ‘Demografia d’impresa nelle città italiane’.

Lo scenario generale

Nei centoventi comuni esaminati dall’ufficio studi Confcommercio, le attività del commercio al dettaglio in sede fissa sono diminuite, nel periodo 2008 – 2019, del 14,3% nei centri storici e dell’11,5% nelle altre aree. Nello stesso periodo, il commercio ambulante ha segnato un calo del 2,5% nei centri storici e del 20,4% nelle altre aree. In controtendenza alberghi, bar e ristoranti, in aumento del 20,9% nei centri storici e del 19,8% nelle altre aree dei municipi considerati.

La situazione a Terni

Le attività del commercio al dettaglio nel centro storico di Terni sono diminuite dell’8% nel periodo 2016 – 2019 (passando da 364 a 334 con una perdita di trenta esercizi ndr). Molto più pesante il calo di queste imprese se si fa il raffronto con il 2008 (-12%) quando nel centro storico operavano 378 imprese. Stessa variazione percentuale per le imprese commerciali al dettaglio che operano nelle altre aree del comune di Terni, anch’esse diminuite del 12% negli ultimi 10 anni.

Gli alberghi, bar e ristoranti hanno avuto un andamento contrario. Quelli operanti nel centro storico sono diminuiti del 4% nel periodo 2008 – 2019 (143 contro 137), mentre sono aumentati dell’8%, sempre nel periodo 2008 – 2019, le attività situate in aree diverse dal centro storico, che sono passate da 315 a 339.

Confcommercio Umbria: “Un confronto con il presidente Tesei”

“L’Umbria delle città e delle aree urbane che rinascono - sottolinea il presidente di Confcommercio Umbria Giorgio Mencaroni - è una delle cinque priorità che abbiamo sottoposto lo scorso ottobre ai candidati degli opposti schieramenti in lizza per le elezioni regionali, in un’ottica di sviluppo dell’intera economia regionale.

In questo momento i nostri uffici stanno lavorando ad una ipotesi di legge regionale speciale per la rigenerazione urbana, e al bando collegato. Su questi contenuti Confcommercio Umbria chiederà presto un confronto con il presidente della Giunta regionale Donatella Tesei.”

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