rotate-mobile
Attualità

Quasi cento giorni alle prese con il “nemico invisibile”: una famiglia racconta la sua esperienza con il Covid

Si chiama “Diario di un amore inaspettato” il libro scritto da Federica Frasinetti. I proventi delle vendite saranno devoluti all’ospedale di Terni e alla Usl Umbria 2

L’impatto del Covid19 su una famiglia. Il dolore, la paura, la sofferenza, la preghiera. I giorni di lontananza, la lotta tra la vita e la morte, la speranza grazie al conforto quotidiano e al supporto decisivo dei sanitari, in prima linea per salvare vite umane con grande dedizione, professionalità, spirito di sacrificio.

Anno 2020, prima drammatica ondata del “nemico invisibile”, il Coronavirus. Durante il periodo delle festività natalizie, un’intera famiglia si contagia e il papà finisce in terapia intensiva, intubato. L’unico sostegno per la famiglia sono la fede e la preghiera che accompagnano il lavoro di medici e sanitari che combattono giorno e notte.

I lunghi giorni di assenza e di silenzio, poi la prima videochiamata, dal reparto di terapia intensiva, con la moglie. Il ritorno alla vita è scandito da una fortissima emozione e da un lungo abbraccio, dopo 96 giorni di ricovero - 27 in terapia intensiva - in ospedale, a Terni.

Una testimonianza forte e toccante raccontata nel libro di Federica Frasinetti, edito da Morphema, Diario di un amore inaspettato, i cui proventi saranno devoluti a sostegno delle attività dell’azienda ospedaliera di Terni e dell’azienda Usl Umbria 2.

Questa mattina, nella sede centrale Asl di viale Bramante a Terni, il direttore generale della Usl Umbria 2 Massimo De Fino ha incontrato l’autrice del volume “che - ha affermato il manager sanitario - rappresenta una preziosa testimonianza del vissuto di una famiglia durante la lunga e buia fase di pandemia che ha segnato profondamente la vita di tutta la comunità, ma che ha generato anche amore, solidarietà, unità e vicinanza malgrado il distanziamento sociale e un impegno collettivo forte e straordinario per reagire, risollevarsi e tornare finalmente alla normalità”.

“Ringrazio Federica per il pensiero avuto nei confronti della nostra azienda sanitaria con questo gesto generoso - ha concluso il direttore generale della Usl Umbria 2 - che dimostra una grande sensibilità e vicinanza nei confronti di tutti i nostri operatori”.

“La presa in carico multidisciplinare in ospedale ha consentito a mio marito il ritorno alla vita normale - ha spiegato Federica Frasinetti - La collaborazione tra professionisti, il dialogo, il confronto, il lavoro di squadra e l’aiuto reciproco sono fondamentali in sanità come nella vita e nell’esperienza di tutti i giorni. Questo volume rappresenta un piccolo ma significativo esempio di impegno sociale, solidarietà, sostegno che può generare cose buone. Tanti piccoli tasselli, tante piccole gocce nell’oceano possono risultare fondamentali - ha concluso l’autrice - per costruire una società migliore, più equa e solidale in un’epoca buia e difficile per l’umanità”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Quasi cento giorni alle prese con il “nemico invisibile”: una famiglia racconta la sua esperienza con il Covid

TerniToday è in caricamento