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“Quel 17 marzo era un giorno di lotta”, così Terni ricorda Luigi Trastulli

Settantadue anni fa l’assassinio dell’operaio delle Acciaierie ucciso durante una manifestazione contro l’ingresso dell’Italia nel “patto atlantico”

Il 17 marzo 1949, le forze di polizia dell’allora ministro degli interni Mario Scelba assassinavano a Terni l’operaio Luigi Trastulli. Luigi stava partecipando ad una manifestazione contro l’entrata dell’Italia nella Nato. Oltre all’omicidio di Trastulli, vi fu il ferimento di altri 12 operai.

Oggi, settantadue anni dopo quei fatti, il “sacrificio” di Trastulli torna al centro della memoria in una serie di riflessioni e eventi organizzati in città.

Il Partito comunista

“Nel 1949 – scrive Eduardo De Dominicis, segretario regionale del Pc - la coscienza sociopolitica dei lavoratori era talmente avanzata da permettere loro di formarsi un’opinione, discuterla e portarla in piazza anche per quanto riguardasse la sfera internazionale. Ne è esempio la manifestazione degli operai degli Acciai speciali Terni contro l’entrata dell’Italia nella Nato, manifestazione in cui Trastulli perse la vita”.

“Al giorno d'oggi, 72 anni dopo, la maggioranza dei lavoratori non si muove neanche quando gli portano via il lavoro. Al giorno d'oggi, 72 anni dopo, la Nato continua ad esistere, continua a scatenare guerre, continua a costarci miliardi di euro all’anno”.

“Riscoprire figure come Luigi Trastulli significa riscoprire l’importanza della coscienza di classe, senza la quale le masse sono ridotte ad individui e, per tanto, perse e spacciate”.

Rifondazione comunista

“Il giovane operaio Luigi Trastulli non è morto per la pace come si dice, genericamente oggi – riflette in una nota la federazione di Terni di Rifondazione comunista - Quel 17 marzo del ‘49 era un giorno di lotta. Ed i lavoratori delle Acciaierie manifestavano, come tutto il movimento operaio in ogni angolo del Paese, contro l’adesione dell’Italia al patto atlantico (l’anticamera della Nato) per mantenere la neutralità politica dai blocchi dominanti e la propria autonomia, da poco riconquistata”.

“Lui, giovane comunista, stava lottando, insieme agli altri lavoratori e compagni, quando venne ucciso da alcuni colpi esplosi, insieme ai lacrimogeni, dalle forze dell’ordine”.

Nella ricorrenza di oggi, 17 marzo, la federazione ternana di Rc ha deposto fiori alla lapide d Trastulli a viale Brin.

La Cgil

Parla invece di “una storia operaia” la Cgil di Terni che ha organizzato la presentazione del libro L’uccisione di Luigi Trastulli di Alessandro Portelli

All’evento, in programma questo pomeriggio alle 17.30 in diretta sulla pagina facebook della Camera del lavoro di Terni, interverranno Mario Giovannetti, presidente dell’associazione Ettore Proietti Divi, Renato Covino, storico, e l’autore del libro Alessandro Portelli. Coordinerà i lavori Claudio Cipolla, segretario generale della Cgil di Terni.

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