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Un altro “tir della speranza” per l’Ucraina, non si ferma la solidarietà della Fondazione Aiutiamoli a vivere

Partito da Terni, il carico di aiuti umanitari è arrivato in Romania e da qui sarà poi destinato alle popolazioni colpite dalla guerra

Il “tir della speranza” con i beni umanitari raccolti dalla Fondazione Aiutiamoli a vivere di Terni donati per l’Ucraina è arrivato a Roman, in Romania, accolto da padre Lucian nel convento dei frati minori conventuali. Da Roman, il materiale sarà distribuito alle città di Yasinia, Uzhorod e ai frati minori conventuali di Kiev.

Le operazioni di preparazione sono iniziate a seguito dell’appello rivolto alla Fondazione dall’Ucraina per la mancanza di acqua a seguito della distruzione della diga di Nova Kakhovka per cui le popolazioni limitrofe sono rimaste senza acqua potabile.

Il nuovo “tir della speranza” ha preso il via da Terni e da Rosolina (Rovigo) dove la Fondazione ha l’altro punto di raccolta per tutti i comitati aderenti nell’Italia settentrionale.

Sono stati inviati beni essenziali per la sopravvivenza e il benessere delle persone in difficoltà: sei bancali di cibo precotto autoriscaldante (applicando una semplice pressione sul fondo della confezione, il cibo si riscalda da solo in pochissimi minuti senza la necessità di una fonte di calore esterna), altri alimenti a lunga conservazione, otto bancali di acqua minerale naturale, prodotti igienico-sanitari, mascherine chirurgiche, pannoloni per anziani, giocattoli, letti ortopedici, sedie a rotelle e altri materiali necessari.

“Partiremo il 3 ottobre e saremo a Roman per la festività di san Francesco – fanno sapere dalla Fondazione - dove incontreremo il padre provinciale dei frati minori conventuali della Romania, mentre dal 5 all’8 ottobre saremo in Ucraina accompagnati da padre Lucian”.

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