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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Trent’anni di attività prima della svolta professionale: “Un servizio di qualità a favore di una categoria penalizzata”

Simonetta Raggi e suo marito dal 1 giugno 2019 hanno inaugurato ‘Delizie senza glutine’ attività che produce dolci e salati ed ora anche privi di lattosio

“Vorrei far capire alle persone la passione che ci mettiamo nel fare questo lavoro”. Il 1 giugno 2019 Simonetta Raggi e suo marito hanno inaugurato ‘Delizie senza glutine’ situata in zona Gabelletta. Una vera e propria svolta professionale dopo trent’anni di esperienza maturata all’interno di una pasticceria. La scelta è stata ponderata, soprattutto perché, l’idea era quella di mettere a disposizione un servizio specifico, rivolto ad una categoria penalizzata poiché, come spiega Simonetta: “Queste persone non possono mangiare le stesse cose degli altri. Ciò che noi produciamo comunque – tiene a specificare – può essere degustato da chiunque”. La settorializzazione infatti è dettata dalla scelta delle materie prime, oltre una particolare lavorazione che consentono a chi soffre, di intolleranze specifiche, di poter fruire di tali produzioni. “La pasticceria offre prodotti senza glutine ma anche senza lattosio. Cerco di dare molta importanza, oltre la qualità del singolo, anche all’estetica.

Ad esempio per ciò che concerne le torte lavoriamo molto sulla raffinatezza, l’eleganza. La torta rappresenta un momento felice, da ricordare. Passione, amore sono gli elementi i quali hanno contraddistinto, e tutt’ora è così, la mia vita lavorativa”. La partenza: “Essendo un’attività nuova ha subito delle comprensibili difficoltà iniziali, nel farsi conoscere. Cerchiamo di andare incontro alle esigenze di tutti, estendendo – se possibile – le attenzioni anche ad altre intolleranze. C’è una sensibilità particolare. Una evoluzione che ha consentito di instaurare un rapporto di fiducia, è servita per garantire la fidelizzazione del cliente. Abbiamo dato vita ad una vera bolla senza glutine, il celiaco si deve sentire sicuro di ciò che mangia”.

La preparazione: “Nelle ricette ho molta cura nel trasformarle per il celiaco. Uno studio necessario e volto a garantire un’ampia gamma di prodotti nel soddisfare tutti gli sfizi, sui quali si è stati costretti a rinunciare in passato. Vengono preparati sia a mano che con le attrezzature precipue, a partire dall’acquisizione delle materie prime fino all’impasto e cottura. E’ molto difficile, occorre massima attenzione ad arrivare al prodotto finito ed al confezionamento. Ci tengo tanto a fare gli assaggi, chiedo pareri, siamo aperti a tutti suggerimenti. La nostra è una conduzione familiare anche nel rapporto che si instaura”.

A marzo 2020 l’arrivo della pandemia: “La nostra attività, come tante altre, ne ha risentito. E’ cambiata anche la tipologia di consumatore finale. La crisi ha modificato anche i modi di mangiare, soprattutto delle persone intolleranti. La nostra è definita come essenziale perché va a soddisfare le esigenze di categorie speciali. Naturalmente anche a causa dell’interruzione delle cerimonie, il ridimensionamento c’è stato”. A tutto ciò computiamo una statistica. “Si stima che l’1% della popolazione italiana soffre di celiachia. Il nostro cliente target è il medesimo e deve essere proporzionato alla città. Naturalmente i dolci e salati possono essere acquistati da tutti, non sussiste alcuna distinzione. Ora sto acquisendo clienti intolleranti al lattosio, così si può estendere anche la targhettizzazione del nostro marchio. Il periodo è tosto, le criticità perdurano ormai nel tempo essendo quasi un anno. Stiamo aspettando che passi la bufera. Il momento è davvero faticoso”.

Quali le soddisfazioni più grandi ricevute?: “Nel momento in cui una persona ti telefona e dice: “Ho rimangiato dopo tanto tempo questo prodotto, ho apprezzato il gusto di riassaporarlo. Così mi fanno partecipe delle loro emozioni dimenticate. L’esperienza trentennale ed il bagaglio culturale aiutano in tal senso. Sia nel perfezionamento delle tecniche che nella gamma di leccornie da proporre dolci e salate.”

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