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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, prove tecniche di un nuovo lockdown. E a Terni tornano le file ai supermercati

Arriva il Dpcm numero 22 del Governo per contrastare l’aumento dei contagi da Covid: didattica a distanza per gli studenti delle superiori, stretta su bar e ristoranti, niente cinema e teatri. Il testo completo del provvedimento

Da domani, 26 ottobre, l’Italia potrebbe piombare in un nuovo lockdown, anche se più soft – almeno per ora – rispetto alle misure del Governo che a marzo chiusero il Paese in quarantena. Il nuovo Dpcm in realtà doveva essere già pronto nella giornata di ieri, ma esecutivo nazionale e Regioni sono stati protagonisti di un braccio di ferro che ha, di fatto, modificato il provvedimento quando era già in dirittura d’arrivo.

Intanto, nella giornata di ieri e in conseguenza dei provvedimenti restrittivi adottati dall’Umbria – soprattutto, stop ai centri commerciali per le prossime tre domeniche – a Terni e in molte altre città dell’Umbria sono tornate le file dentro e fuori i supermercati.

File supermercati Terni 24 ottobre 2020

Provvedimenti, quelli anticipati dall’Umbria, che potrebbero essere ripresi a livello nazionale se – stando almeno alle anticipazioni – Roma dovesse decidere di serrare i ranghi per evitare che il virus continui a galoppare coi ritmi degli ultimi giorni.

Il Governo pensa dunque alla chiusura alle 18 delle attività di ristorazione, anche se le Regioni chiedevano di rimandarla alle 23. In compenso, salterà quella festiva: gli esercizi potranno rimanere aperti (sempre fino alle 18) anche il sabato e la domenica. Sembra essere confermata invece la chiusura di cinema, teatri, palestre e piscine, anche se stamattina è in programma una nuova riunione tra Governo ed enti locali che potrebbe cambiare le carte in tavola.

L’Esecutivo ha previsto anche ristori per i settori colpiti dalle nuove misure anti-Covid. Le risorse messe a disposizione di chi è costretto a tirare giù le saracinesche ammontano a 2 miliardi di euro, che potrebbero essere inseriti in un decreto già la prossima settimana. Sembra intanto destinata a saltare la norma che sospende concorsi pubblici e privati.

Per il resto sono confermate le misure presenti nella bozza, ovvero:

la didattica a distanza di tutte le superiori è disposta al 75%, con le Regioni disposte ad arrivare al 100%. Asili nido, scuole dell’infanzia, elementari e medie resteranno tutte in presenza;

sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico nei cinema, nei teatri, nelle sale da concerto. Al chiuso e all’aperto. Restano chiuse le discoteche e le sale da ballo. Vietate le feste, al chiuso e all’aperto, anche dopo matrimoni e comunioni. Stop a sale giochi, sale scommesse, bingo e casinò. Ancora aperti i musei;

lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche è consentito soltanto in forma statica e con rigide modalità di contenimento. Le piazze dei centri urbani, di fronte alla presenza di una folla non distanziata, possono essere chiuse dalla questura dalle ore 21 garantendo l’accesso ai negozi e alle abitazioni private.

È fortemente raccomandato non ricevere a casa persone diverse dai conviventi. Se arrivano esterni “per ragioni di lavoro o urgenze”, è “fortemente raccomandata la mascherina anche nelle abitazioni private”.

AGGIORNAMENTO

Nuovo Dpcm: Conte ha firmato, che cosa cambia da domani

Nel nuovo Dpcm, firmato anche dal ministro della Salute, Roberto Speranza, è stato confermato lo stop per bar e ristoranti alle 18, ma è saltata la chiusura nei giorni festivi: anche la domenica potranno restare aperti, ovviamente solo fino alle 18: avrebbe pesato il parere del Comitato tecnico scientifico consegnato al governo; gli esperti riterrebbero che l’apertura domenicale dei ristoranti può essere utile per limitare le riunioni familiari.

Le attività dei servizi di ristorazione (tra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5 fino alle 18; il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi; dopo le ore 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico; resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati; resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 24 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze”.

Le misure anti Covid più restrittive per cercare di ridurre l'ondata di contagi saranno valide per un mese, fino al 24 novembre. Robusto l'intervento per le misure di ristoro, 1,5-2 miliardi, per le categorie messe più in difficoltà dalla nuova stretta.

Nuovo Dpcm 25 ottobre 2020 (testo completo)-2-2

Le novità per scuole, trasporti, sport

Per quello che riguarda la scuola, “l’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza. Per contrastare la diffusione del contagio, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell'organizzazione dell'attività didattica ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, per una quota pari almeno al 75 per cento delle attività, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l'eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l'ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9”.

È fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”.

Dpcm: nessun divieto di spostamento tra Regioni

La raccomandazione sugli spostamenti rimane generica, è stato eliminato il riferimento ai movimenti fuori dal Comune e dunque è sempre consentito anche lo spostamento tra Regioni. Nel Dpcm è scritto: “È fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”.

Piscine e palestre chiudono

Sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per quelli con presidio sanitario obbligatorio o che effettuino l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi; ferma restando la sospensione delle attività di piscine e palestre, l'attività sportiva di base e l'attività motoria in genere svolte all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento”.

Giochi, cinema, teatri, negozi: che cosa c’è nel Dpcm

Sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò; Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto”.

Le attività commerciali al dettaglio si svolgono a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all'interno dei locali più del tempo necessario all'acquisto dei beni; le suddette attività devono svolgersi nel rispetto dei contenuti di protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio”.

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