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Cronaca

Camici d’oro, il tribunale di Terni dà ragione ad un’infermiera del Santa Maria: arrivano i risarcimenti

La sentenza arriva dopo i pronunciamenti della Cassazione sulle battaglie della Uil Fpl. “Coinvolge circa novemila professionisti della sanità umbra che lavorano in turnazione”

“In materia di orario di lavoro nell’ambito dell’attività infermieristica il tempo di vestizione-svestizione dà diritto alla retribuzione…. trattandosi di un obbligo imposto dalle superiori esigenze di sicurezza ed igiene, riguardanti sia la gestione del servizio pubblico sia la stessa incolumità del personale addetto”.

Lo stabiliva la sentenza 3901/19 della Corte di cassazione che così due anni fa si pronunciava sulle battaglie della Uil Fpl sul tema della vestizione. Oggi quella posizione viene confermata dal tribunale di Terni che con la sentenza 289/2021 “porta concretamente i risarcimenti relativi alla vestizione ad una lavoratrice dell’azienda ospedaliera Santa Maria”

La donna, assistita dalla Uil Fpl, vede dunque riconosciuto il diritto al pagamento del tempo necessario per indossare le divise e presentarsi così puntuali e già pronti per la sostituzione del collega a turno che è tempo di lavoro e quindi deve essere pagato. Un tempo che il tribunale di Orvieto aveva calcolato in 15 minuti al giorno per vestizione iniziale e svestizione a fine turno.

“La sentenza del tribunale di Terni – spiegano dalla Uil Fpl - ha effetti diretti sulla ricorrente ma la questione coinvolge grosso modo novemila professionisti della sanità umbra che lavorano in turnazione”.

Per illustrare gli aspetti legali e la portata, sia per i lavoratori sia per ricaduta economica sul sistema sanitario umbro, il sindacato ha indetto una conferenza stampa per giovedì 22 luglio. Parteciperanno Gino Venturi, segretario generale Uil Fpl Terni, Marco Cotone, segretario generale Uil Fpl Umbria, Mauro Candelori, rappresentante Uil presso l’ospedale di Terni e l’avvocato Maurizio D’Ammando.

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