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Economia

Treofan, la rabbia dei lavoratori: presidio permanente davanti ai cancelli della fabbrica

Jindal annuncia la chiusura del sito ternano, il picchetto dei dipendenti alla portineria automezzi. Lucchetti (Uilm): territorio martorizzato e deturpato dalle scellerate scelte delle multinazionali

È scattato questa mattina il presidio permanente dei lavoratori Treofan. L’assemblea dei dipendenti arriva dopo la notizia della volontà di Jindal di mettere in liquidazione l’azienda e chiudere il sito di Terni, mettendo così una seria ipoteca sul futuro di circa 150 lavoratori.

Il picchetto dei dipendenti si è riunito davanti alla portineria automezzi: la protesta proseguirà in modo permanente, seguendo l’evoluzione della vertenza.

Assemblea lavoratori Treofan

“Tutta la Uilm (Unione italiana lavoratori metalmeccanici) di Terni – commenta il coordinatore regionale Simone Lucchetti – esprime grande solidarietà ai lavoratori della Treofan ai quali viene negata la possibilità di avere un futuro e dignità, in particolare in un giorno di lotta come questo, contro l’arroganza di Federmeccanica per l’irresponsabile volontà di non condividere un giusto rinnovo contrattuale per la categoria”.

“In un territorio martorizzato e deturpato dalle scellerate scelte delle multinazionali – prosegue Lucchetti – l’atteggiamento nei loro confronti, da parte di tutti, deve cambiare. Si deve chiamare a responsabilità tutte le forze politiche regionali e nazionali per la salvaguardia di un tessuto industriale che pezzo dopo pezzo sta perdendo realtà importanti. Oggi il Governo centrale deve dimostrare la propria autorità e tutelare un paese da chi da tempo lo sta utilizzando come supermarket delle produzioni. Basta con lo smantellamento industriale di questo paese. La Uilm di Terni, rispetto a ciò che sta succedendo alla Treofan, manifesta la massima disponibilità e il massimo sostegno per affrontare questo difficile momento”.

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