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Lunedì, 29 Aprile 2024
Notizie dall'Umbria

Città di Castello, la lite sulla pista da ballo e poi l'aggressione nel parcheggio: in 9 rischiano il processo

I fatti sono avvenuti alla sagra di Promano nel luglio scorso, gli indagati sono stati anche raggiunti dal Daspo Willy che vieta loro di partecipare a feste e fiere paesane

Rissa alla sagra di Promano, dopo le denunce e il daspo, arriva anche la chiusura delle indagini per nove persone.

Tutto era iniziato sulla pista da ballo, l’8 luglio del 2022 nella frazione a sud del Comune tifernate, quando un diciottenne, senza un apparente motivo aveva colpito con una testata un altro ragazzo di 20 anni.

Dopo il primo scontro, la vittima era stata accompagnata da un conoscente al parcheggio. Lì il 20enne, dopo essere stato accerchiato da un gruppo di circa trenta ragazzi, era stato picchiato con pugni e calci al volto e al corpo che gli avevano provocato delle gravi lesioni

Gli amici del 20enne erano poi intervenuti in suo soccorso riuscendo a sottrarlo agli aggressori e consegnarlo al personale del 118. Trasportato all’ospedale tifernate dove era stata diagnosticata la rottura della mandibola e poi al Santa Maria della Misericordia di Perugia per l’intervento chirurgico.

Assistito dall’avvocato Eugenio Zaganelli il giovane aveva presentato una denuncia dettagliata, comprensiva delle minacce con un coltello a un amico che era intervenuto per difenderlo.

Dagli accertamenti degli investigatori del Commissariato è emerso che si era trattata di una vera e propria spedizione punitiva, con il giovane che dopo aver percosso la vittima sulla pista da ballo, aveva chiamato a raccolta nel parcheggio, mediante l'uso dei social, altri coetanei per dare una di lezione al ventenne.

Le indagini avevano portato all’individuazione di nove persone, una minorenne, con la Procura di Perugia che aveva autorizzato una perquisizione nelle case dei giovani, sequestrando 12 coltelli, tra cui quello utilizzato la sera dell'aggressione per minacciare uno dei soccorritori, un grosso pugnale, un tirapugni in metallo, due "grinder" (per tritare lo stupefacente) e un bilancino di precisione.

Nei confronti dei nove era stato emesso un daspo Willy che per la durata di 12 mesi, vietava l’accesso a sagre, fiere, feste paesane e agli eventi che prevedono la somministrazione di alimenti e bevande nel territorio di Città di Castello. Prima dello scadere del daspo, dicembre prossimo, la Procura ha chiuso le indagini chiedendo il giudizio dei nove per lesioni, minacce e porto abusivo di armi.

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