Umbria, trentatré casi di positività in una scuola primaria: al via lo screening volontario della popolazione
I cittadini saranno invitati ad aderire proprio con l’obiettivo preservare sé stessi e la comunità in cui risiedono o lavorano o che frequentano, anche per motivi personali e di svago
Trentatré casi di positività riscontrati in una scuola primaria del comune di Perugia. Nel corso della riunione congiunta svoltasi tra Comitato tecnico scientifico e Nucleo epidemiologico della Regione Umbria, è stato concordato di organizzare un team mobile per effettuare, a partire da domani mattina – martedì 23 novembre - in collaborazione della Protezione civile, lo screening volontario della popolazione di Cenerente. Successivamente estenderlo alle località in cui risiedono i bambini che frequentano la scuola e le loro famiglie.
Nel corso della riunione è stato ricordato che i bambini e le loro famiglie sono in isolamento, così come sono stati effettuati i tamponi su tutti i contatti. Pertanto, proprio per salvaguardare la salute dei cittadini e per circoscrivere il più possibile la diffusione del virus, è stato deciso di organizzare un’attività più estesa di tracciamento alla quale i cittadini saranno invitati ad aderire. L’obiettivo è quello di preservare sé stessi e la comunità in cui risiedono o lavorano o che frequentano, anche per motivi personali e di svago. “La pratica di rilevazione, anche grazie all’organizzazione di un team mobile, potrà servire per costruire un modello da riproporre, in caso di necessità, in altre situazioni. Infatti – è stato affermato durante la riunione - l’obiettivo è quello di potenziare l’attività di tracciamento per individuare tempestivamente situazioni di criticità e, di volta in volta, mettere in campo le azioni appropriate”.
“Siamo in un momento delicato, I contagi stanno crescendo in tutte le nazioni e in Italia. In questa fase, vogliamo ricordarlo ancora, dobbiamo indossare correttamente la mascherina, evitare luoghi affollati al chiuso e, soprattutto vaccinarsi con prima o terza dose allo scadere dei sei mesi dal completamento del primo ciclo”: questo il messaggio del CTS e del Nucleo epidemiologico alla cittadinanza.