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“I ternani dovrebbero ringraziarmi e non certo contestarmi alcun conflitto di interesse”

L’incompatibilità di Stefano Bandecchi, così il sindaco nella lettera al prefetto di Terni: “Per quanto mi riguarda, resterò al mio posto”. Il messaggio ai “politicucci di destra e di sinistra” e ai giornalisti: “Non vi strozzate mangiando e non vi fate venire un attacco isterico”

“Per quanto mi riguarda, resterò al mio posto”. Anzi: “I ternani dovrebbero ringraziarmi e non certo contestarmi alcun conflitto di interesse”. Con lo stile che ormai lo contraddistingue, Stefano Bandecchi scrive al prefetto “ma anche ai consiglieri comunali e al “segretario (nuovo), ci tiene a precisare) in merito al parere inviato dal ministero dell’interno in merito alle presunte cause di incompatibilità con il suo incarico da sindaco di Terni.

Una lunga lettera in cui Bandecchi risponde al parere del Viminale, sottolineando che i motivi principali della incongruenza tra il suo essere imprenditore e il ruolo di primo cittadino (la presidenza di Unicusano e della Ternana calcio) sarebbero ormai superati. E che l’eventuale incompatibilità tra gli incarichi ancora ricoperti all’interno della Società delle scienze umane e della Ping Pong non sono al momento state contestate da nessuno e che, nel caso, ci sarebbe comunque “dieci giorni” per risolverle.

Alla lettera, pubblicata sul suo profilo instagram personale, si accompagna anche un commento, indirizzato ai “politicucci di sinistra e di destra”: “Non vi strozzate mangiando”, dice Bandecchi, che ne ha anche per i “giornalisti di parte destra o sinistra”: “Non vi fate venire un attacco isterico voi che avete cantato inno alla vittoria delle carte bollate, dopo la sconfitta delle urne”.

“A tutti un suggerimento – scrive il sindaco - Prima di vendervi la pelle dell’orso dovete catturarlo. Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco. Se poi volete farmi diventare il politico più popolare d'Italia senza fare niente, continuate a fare i cretini, specialmente voi di destra che cominciate a farmi schifo per la vostra meschinità e il vostro attaccamento alla poltroncina”.

Ecco di seguito il testo della lettera inviata al prefetto di Terni, Giovanni Bruno.

Signor Prefetto,

ho letto la nota valutativa inviata dal Ministero e pervenuta in data 3 agosto u.s., e l’ho trovata estremamente sgradevole perché carente dei punti fondamentali per una valutazione oggettiva.

Considero, quindi, quel parere come avente valenza squisitamente politica e poco giuridica.

Parto immediatamente dalla fine. La Termina calcio è stata ceduta il 24 luglio 2023 (allegato 1) e, quindi, da tale data è venuta a cadere totalmente ogni possibilità di conflitto di interesse nascente dall’utilizzo dello Stadio Libero Liberati da parte della medesima.

Altrettanto vale per il secondo elemento di incompatibilità e cioè il progetto Stadio/Clinica.

Il progetto è stato presentato dalla Ternana Calcio che se ne è sempre fatta portatrice essendo interessata a giocare all’interno dello stadio Libero Liberati.

Il Comune di Terni, già prima del mio insediamento, avrebbe comunque affidato direttamente la costruzione dello stadio e della clinica alla Ternana Calcio e, laddove la stessa non avesse accettato di procedere, l’Ente sarebbe stato obbligato ad emettere un bando per la possibile costruzione dello stadio a favore del Comune di Temi e della relativa clinica.

È intenzione dell’amministrazione, pertanto, nel momento in cui la Ternana Calcio non volesse costruire, emettere un bando a tal proposito. Qualora la gara dovesse andare deserta, i 95 più 14 posti letto della clinica tornerebbero nella disponibilità della sanità regionale.

Trovo, quindi, inutile continuare a parlare di questo problema perché faccio presente che la legge attribuirebbe a me dieci giorni di tempo per eliminare le cause di incompatibilità se legalmente e legittimamente contestate.

Ancora oggi siamo solo di fronte ad un parere del ministero dell’interno e nessuno mi ha contestato ufficialmente l’incompatibilità che oltretutto sarebbe in questo momento inesistente.

Per quanto riguarda la proprietà delle società Ping Pong e della Società delle Scienze umane, confermo che della prima sono socio unico e, nella seconda, rivesto la carica di Presidente del Cda.

Anche per questa circostanza, nessuno mi ha contestato ufficialmente l’incompatibilità per rimuovere la quale avrei i già citati 10 giorni di tempo.

Durante il consiglio comunale che si è tenuto, non mi sono state ufficialmente sollevate queste rimostranze e, comunque, in quella seduta non rivestivo più la carica di presidente né della Ternana né di Unicusano.

Questo chiarisce tutti i punti affrontati nel parere e, quindi, pregherei di comunicare a chi di competenza che, per quanto mi riguarda, resterò al mio posto perché ad oggi non sussiste alcun conflitto di interesse con la carica di Sindaco a meno che non si voglia realmente prendere in esame, ma anche qui avrei ancora giorni a disposizione, il fatto che si doni a questo Comune un milione di euro per eseguire rispettivamente una ricerca scientifica dall’Università Unicusano a favore del Comune e la cura di rotonde e lampioni. Se i Ternani non desidereranno ricevere questo milione di euro che è semplicemente in parte una donazione fatta per le rotonde, come già accade in tutte le città d’Italia compresa Terni già da più di 15 anni, ne prenderò atto.

Per quanto riguarda il resto, l’Università è legittimata ad effettuare tutte le ricerche scientifiche che ritiene funzionali all’espletamento dei propri fini.

Quindi, anche in questo caso, i ternani dovrebbero ringraziarmi e non certo contestarmi alcun conflitto di interesse.

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