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Treofan Terni, tensione nella conferenza dei capigruppo. Latini: “Occorre un ripensamento della proprietà”

Ventiquattrore di tempo per esaminare una bozza di documento, sulla vertenza del polo chimico di piazzale Donegani

Il presidente Francesco Maria Ferranti ha convocato una conferenza dei capigruppo, al cui ordine del giorno era stata posta la vertenza Treofan Terni. Al termine della riunione però non si è arrivati ad un documento congiunto, a causa di una mancata convergenza. Si è dunque deciso di prendere una pausa di riflessione, dalla durata di ventiquattrore, per esaminare una bozza di documento al cui interno sono presenti cinque punti. (In fondo troverete l’allegato).

Tra gli interventi nel corso della riunione Alessandro Gentiletti ha sottolineato: “Abbiamo purtroppo registrato le parole della Lega che ha aggredito le opposizioni in maniera ingiustificata, un attacco gratuito il quale danneggia proprio il sindaco e la città nel suo complesso”. Per Paola Pincardini tale iniziativa è stata adottata: “Con forte ritardo. Anche se noi siamo disponibili a un documento congiunto, vorremmo sapere comunque per dire cosa”.

Il consigliere Francesco Filipponi ha apprezzato la convocazione, tuttavia: “Siamo fuori tempo massimo ovvero dopo l’arrivo delle lettere di licenziamento”. Sempre dalle minoranze il parere di Federico Pasculli: “Grave il comunicato del gruppo della Lega. Non capiamo mandato al sindaco a fare cosa. Mandato per cosa, firmare un foglio in bianco?”. Dai banchi virtuali della maggioranza ha parlato dapprima Maurizio Cecconelli: “Lo scontro politico impedisce di andare oltre per le polemiche, è una occasione persa. Se non ci sono i presupposti per un documento unitario, ci siamo confrontati e basta. Ne prendiamo atto”.

Successivamente Federico Brizi: “Non colgo le provocazioni della minoranza. Una parte della storia industriale va verso un epilogo non felice. In tutte le altre circostanze analoghe il consiglio si è espresso in maniera unanime. Si tratterebbe di dare un segnale di maturità politica”. Inoltre Doriana Musacchi: “Il mio pensiero a chi va a casa senza stipendio” e Michele Rossi: “Prendo le distanze da tutti i toni accesi che non condivido assolutamente. Dico solo che chi ha più intelligenza la usi”. Infine Lucia Dominici: “Tutte le volte che il consiglio ha l’opportunità di difendere i cittadini lo deve fare. Occorre far valere la dignità della nostra città”.

Il sindaco Leonardo Latini ha poi aggiunto: “Il tema centrale è cercare le condizioni tali affinché la proprietà revochi il provvedimento del licenziamento. Alcune azioni sono già state messe in campo dalle istituzioni per fare pressione. Certo ci vuole il ripensamento della proprietà. L’azienda è stata comprata per essere chiusa. Finanziamenti pubblici indirizzati sul sito di Brindisi, così come ordini dirottati sul capoluogo pugliese. Ora servirebbe non la semplice liquidazione ma che il sito di Terni possa passare di mano, su questo occorre un ripensamento della proprietà”.

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