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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Nonna Ada, Lina e la storia di Santa Lucia: un nuovo racconto da Accadde a Natale

È il 13 dicembre del 1923, per i bambini di Lenna quella notte è anche più importante del 25 dicembre. Non per tutti però sono contenti allo stesso modo. Il testo di Arnaldo Casali

Accadde a Natale, un racconto al giorno scritto da Arnaldo Casali. Oggi, nella ricorrenza di santa Lucia, pubblichiamo un testo che racconta questa notte particolare, di attese, speranze, delusioni e non solo.  

Buona lettura!

Per i bambini di Lenna la notte del 13 dicembre era anche più importante del Natale.

Davanti al caminetto Nonna Ada raccontava alla piccola Lina la storia di Santa Lucia, che quella sera sarebbe passata in tutto il paese per portare i regali ai bambini.

«Ma perché si chiama proprio Lucia?» domandava Lina stringendosi nello scialle e scaldandosi al fuoco.

«Perché porta la luce. – diceva la nonna – Hai visto che dalla fine dell’estate le giornate si sono fatte sempre più corte? È l’inverno, che ha portato il buio e il freddo. Ma questa notte Lucia verrà a combattere il freddo e la cattiva stagione. Caccerà via l’inverno e farà largo alla primavera che porterà il caldo e così le giornate ricominceranno ad allungarsi».

«Ma perché Santa Lucia porta sempre quelle uova sul piattino?» domandava la piccola pensando alla statua che tante volte aveva osservato nella chiesa di San Francesco.

«Non sono uova, sono i suoi occhi! Devi sapere che quando è nata Lucia c’era ancora la religione pagana, e i cristiani, se non si convertivano, venivano ammazzati dai Romani!»

«Veramente? – domandò Lina meravigliata – E cosa gli facevano?»

«Li davano in pasto ai leoni, nel Colosseo. Oppure li mettevano in croce, come Gesù e San Pietro, o gli tagliavano la testa, come hanno fatto a San Paolo, o li bruciavano sulla graticola come San Lorenzo».

Gli occhi della bimba si riempirono di orrore.

«Lucia era una cristiana, una ragazza bellissima, e i suoi occhi erano meravigliosi. Pieni di luce! Ovviamente Lucia si era votata alla castità e anche solo la vista di un uomo le procurava fastidio e la metteva a disagio. Ora, un soldato romano molto cattivo si era innamorato di lei e aveva preso a corteggiarla sfacciatamente dicendole che in un modo o nell’altro sarebbe riuscito ad avere quegli splendidi occhi tutti per sé. Allora Lucia sai cosa ha fatto? Si è cavata gli occhi e glieli ha mandati su un piattino con un messaggio: “Ti piacevano tanto, ora sono tuoi: prendili e lascia stare il resto del corpo!” Per questo adesso è la protettrice della vista».

Quella notte Santa Lucia passò per le case di Lenna come ogni anno e portò i regali a tutti i bambini del paese.

Eppure a Lina non portò niente. Così come non portò niente a molti altri bambini poveri.

LA SCHEDA | Tutte le informazioni su Accadde a Natale

«Perché? – piangeva la piccola – Perché se è tanto buona a me non ha portato niente?»

«Non è stata colpa sua» diceva nonna Ada mentre la accarezzava e le asciugava le lacrime. «Una vecchia cattiva ha fermato Lucia mentre passava per le case e le ha rubato tutti i regali lasciandola senza niente! È per questo che non ha fatto in tempo ad arrivare qui. Non è colpa sua!»

«È chi è questa vecchia cattiva? Voglio vederla!»

E la nonna la accontentò. Fece vestire la nipote e uscirono di casa camminando per le vie fredde di Lenna fino ad arrivare alla piazza principale. Là trovarono tanta altra gente. C’erano tutti i bambini poveri del paese con i loro genitori. Al centro della piazza c’era un grande falò.

«Guarda» disse Ada indicando a Lina una vecchia molto brutta, dal volto legnoso e il portamento rigido, che sembrava appoggiata al muro in un angolo della piazza. «È lei! L’hanno presa e adesso la puniscono!». La folla si gettò sulla vecchia e questa si lasciò trascinare nel falò senza ribellarsi.

La gettarono nel fuoco e quella cadde dentro come una scopa.

Lina guardava la vecchia ardere nel fuoco, punita finalmente delle sue malefatte. Punita per averle impedito anche quell’anno di essere felice come tutti gli altri bambini.

Un leggero ghigno di soddisfazione si disegnò sul volto della bambina.

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