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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Bus a idrogeno, Terni costretta alla “marcia indietro”: “Tempi lenti, compriamo solo mezzi elettrici”

La decisione di Palazzo Spada: “Emerse criticità che andranno ad impattare sulla realizzazione degli interventi”. Via libera al piano da oltre 6 milioni per l’acquisto di 11 mezzi “verdi” e la realizzazione delle “infrastrutture di supporto”

Gli autobus a idrogeno vanno troppo lenti e il Comune di Terni è costretto a fare “marcia indietro”. “Dagli approfondimenti svolti dalle direzioni ambiente e polizia locale-mobilità sui tempi di fornitura dei bus alimentati ad idrogeno e sulla modalità di realizzazione della infrastruttura di approvvigionamento dell’idrogeno, sono emerse alcune criticità che andranno ad impattare sui tempi di realizzazione degli interventi”.

Per questo, con una recente delibera di giunta, Palazzo Spada ha modificato le schede progettuali presentate per il Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile (Pnms) con il quale erano state inizialmente assegnate le risorse destinate “ai comuni capoluogo di Provincia in cui è presente un elevato inquinamento da particolato Pm10 e biossido di azoto, per il rinnovo del parco degli autobus dei servizi di trasporto pubblico locale”.

Inquadrata come città “ad alto inquinamento”, Terni aveva dunque ottenuto fondi “per l’acquisto di veicoli adibiti esclusivamente al trasporto pubblico locale e per la realizzazione alle relative infrastrutture di supporto”.

Il successivo Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) aveva poi individuato un contributo pari ad oltre 6 milioni di euro (per la precisione, 6.459.146 euro) “per l’acquisto di un numero minimo di 9 (nove) autobus a zero emissioni entro il 30 giugno 2026”.

Palazzo Spada aveva dunque stabilito di ripartire la somma per l’acquisto di mezzi ad idrogeno (1.320.000 euro) e per la rete infrastrutturale di supporto per l’alimentazione (734.146 euro) e per l’acquisto di autobus elettrici (3.855.000 euro) sempre da destinare al trasporto pubblico locale e relativa infrastruttura di supporto (550.000 euro).

Gli approfondimenti dei tecnici comunali hanno però consentito di verificare che i tempi di fornitura dei mezzi alimentati ad idrogeno sarebbero incompatibili con le scadenze temporale stabilite dal Pnrr.

“Si è ritenuto opportuno circoscrivere l’acquisto degli autobus alimentati ad idrogeno utilizzando gli altri finanziamenti resi disponibili (…) e quindi di impiegare le risorse assegnate solo per l’acquisto di autobus elettrici e delle relative infrastrutture. Gli uffici competenti – è detto ancora nella delibera di giunta - hanno conseguentemente eseguito un approfondimento tecnico di fattibilità dell’ipotesi di rimodulazione delle schede di progetto, basata sull’acquisto di un numero complessivo di undici autobus elettrici. Per quanto riguarda il numero e la lunghezza” dei mezzi da acquistare, “stante l’attuale fase di revisione del piano del trasporto pubblico locale secondo le indicazioni del Pums, che dovrà essere approvato dagli organi di governo comunali, si ritiene opportuno optare per autobus elettrici della lunghezza di 8 metri, dimensione in grado di essere impiegata nella maggior parte delle linee urbane sia attuali che previste”.

Si procederà dunque – al momento – con l’acquisto dei bus elettrici e con la realizzazione della relativa infrastruttura per un investimento pari al contributo ottenuto da Palazzo Spada. Per quanto riguarda i tempi, l’atto dell’esecutivo comunale prevede che il bando di gara venga pubblicato entro marzo 2023, la fornitura dei mezzi dovrebbe essere completata entro il 31 gennaio 2026 mentre la fase di collaudo sarà ultimata entro il 31 marzo 2026.

Fine marzo 2026 è il termine ultimo anche per il collaudo dell'infrastruttura di supporto i cui lavori dovrebbero essere conclusi il 31 dicembre 2025.

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