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Capodanno Rai e incognita Covid, vertice in prefettura: “Ipotesi presenze fino a 1.300 unità”

Incontro in Comune e in contemporanea nel palazzo del governo: atto presentato dai consiglieri Rossi e Musacchi in vista dell’organizzazione del 31 dicembre

“E’ in corso una riunione in prefettura per stabilire le norme di accesso all’evento di capodanno. Si discute anche del numero delle presenze che potrebbe scendere a 1.300”. A sostenerlo in seconda commissione è la presidente Rita Pepegna, nell’ambito della discussione aperta martedì mattina dopo l’atto di indirizzo presentato dai consiglieri Michele Rossi (Terni Civica) e Doriana Musacchi (Gruppo Misto).  

L’organizzazione dell’evento dunque è in corso in questi giorni, dopo che nell’ultima seduta del consiglio comunale è stata approvata la delibera per l’inserimento a bilancio dei 280 mila euro della Fondazione Carit proprio per la festa del 31 dicembre. Martedì mattina, proprio in concomitanza con la seduta della commissione, in prefettura si è svolto un tavolo tecnico per capire quali saranno le misure da intraprendere, in particolare per le disposizioni anti contagio. 

Per quanto riguarda l’atto di Rossi e Musacchi, il documento ha voluto “mettere in evidenza la richiesta di coinvolgere le maestranze e artisti locali nell’evento”. Richiesta a cui ha replicato l’assessore Stefano Fatale: “Ci sono dei settori - ha spiegato l’assessore prima di raggiungere gli altri esponenti del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica - che spettano al Comune per l’organizzazione, con l’obiettivo di rendere più accogliente la città in particolare per le mille persone che saranno qui tra il 14 dicembre e il 5 gennaio. In questo, tutti i contratti che potevano essere sottoscritti con imprese locali sono stati firmati in questo senso”. Più difficile il discorso che riguarda la parte artistica, visto che l’organizzazione da questo punto di vista è più rigida.  

“Vogliamo pensare - scrivono Rossi e Musacchi - che avendo l'assessore avuto tempo di leggere questo atto abbia anche avuto modo di capirne la fattibilità. Magari nel concreto questo non potrà accadere ma sono certo che se avremmo lasciato un buon ricordo in termini di accoglienza, per questa città potranno aprirsi tante altre occasioni avendo la nostra città anche delle strutture a disposizione. E allora penso alle strutture  vuote del nostro video centro che con l'occasione del capodanno potremmo mostrare a qualche dirigente Rai. Per il resto probabilmente non abbiamo possibilità di inserirci in scelte non nostre, che non ci spettano.  Ma voglio sperare che qualora ce ne fosse l'occasione, lo spazio, la possibilità questa amministrazione non esisterà nel coinvolgere le professionalità locali che abbiamo e che mai come in un periodo difficile come questo hanno necessità di lavorare”.

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