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Attività ternana annuncia la chiusura: “Poco lavoro e bollette da pagare. Continuerò a promuovere la mobilità sostenibile”

La decisione di Fabio: “Grazie a chi ci ha sostenuto, purtroppo le cose non sempre vanno come previsto”

Un cartello affisso fuori dal locale annuncia la chiusura di Demo ossia il Mobility point di via Angeloni. La decisione è maturata, dopo una serie di valutazioni che hanno portato Fabio ad interrompere il percorso iniziato ufficialmente il 20 settembre 2020, quantomeno nella vendita in presenza. Come è scritto all’interno: “Grazie a chi ci ha sostenuto, purtroppo le cose non sempre vanno come previsto e quindi il 30 marzo il Mobility point di via Angeloni deve chiudere. Continuerò a difendere e promuovere la mobilità sostenibile per tutti tramite sito e social. Buona vita a tutti”.

La redazione di www.ternitoday.it ha raggiunto telefonicamente Fabio, originario di San Severo e trasferitosi a Terni per amore, da circa quindici anni: “Avevo deciso di dar vita a questa attività come gesto di riconoscenza nei confronti della città. Il concetto di mobilità sostenibile è molto importante e deve essere coltivato fin da piccoli. Oltre all’aspetto commerciale ci sono dei corsi gratuiti, destinati alle scuole ed ulteriori eventi. Iniziative che intendo organizzare anche in futuro per proseguire a diffondere questi principi e non far morire il progetto iniziale”.

La precisazione: “Terni è una città che si presta all’utilizzo dei mezzi alternativi, poiché completamente pianeggiante. Non voglio di certo colpevolizzare chi usa la macchina. Tuttavia occorrerebbe utilizzarla in modo intelligente, consapevole e non pensare di arrivare a due metri dalla singola attività commerciare per poi parcheggiare”. Mezzi alternativi come bici, monopattini, bus per contribuire, nel proprio piccolo, a ridurre l’impatto ambientale.

Un concetto purtroppo che fatica a permeare, nonostante la realizzazione delle ciclabili e l’idea di istituire le Zone 30, inizialmente nei quartieri di Cospea e Città Giardino: “I feedback principali li ho ricevuti dai ragazzi stranieri. Purtroppo a causa del poco lavoro e delle spese dettate, ad esempio, dalle bollette ho deciso di chiudere l’attività fisica, proseguendo con l’online. Infine anche la zona non si presta molto dato che, la presenza di cantieri, limita il flusso di clienti”. Sensibilizzare le singole persone per verso i principi della mobilità sostenibile è un dovere, per il bene della collettività. In bocca al lupo Fabio!.

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