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Scuola, da mercoledì si torna in classe: “Aprire anche a seconde e terze medie”

Il nuovo decreto legge del Governo dispone lezioni in presenza dall’asilo alla prima media, il comitato A scuola Umbria: ci aspettiamo che la Regione riapra in presenza almeno al 50% anche le superiori

La fine delle vacanze di Pasqua segna un punto di svolta importante per le scuole, in tutta Italia e dunque anche in Umbria. Il decreto legge 44, licenziato dal Governo e pubblicato in gazzetta ufficiale, dispone infatti che da mercoledì 7 aprile e fino al 30 aprile sia assicurato, sull’intero territorio nazionale, lo svolgimento in presenza dei servizi educativi per l’infanzia e della scuola dell’infanzia, nonché dell’attività didattica del primo ciclo di istruzione e del primo anno della scuola secondaria di primo grado.

Insomma, dall’asilo alla prima media si torna in classe in presenza. E la disposizione non può essere derogata da provvedimenti dei presidenti delle Regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano e dei Sindaci. “La deroga – precisa il d.l. - è consentita solo in casi di eccezionale e straordinaria necessità dovuta alla presenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus SARS-CoV-2 o di sue varianti nella popolazione scolastica”.

Variazioni sono previste in base al colore delle regioni. In zona gialla e arancione, scuole secondarie di secondo grado in presenza per almeno il 50% della popolazione studentesca e fino al 75%, il resto in didattica a distanza. Tutti gli altri in presenza, comprese le seconde e terze classi delle secondarie di primo grado. In zona rossa, le attività didattiche dalla seconda media si svolgono a distanza, garantendo comunque la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. Sull’intero territorio nazionale, resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

“Il nuovo dl stabilisce, senza deroga ai Governatori, che anche nelle Regioni rosse le scuole fino alla prima media debbano essere aperte in presenza dal 7 aprile, e non suggerirebbe indicatori da applicare per definire zone rosse sub-regionali, se non il colore assegnato alla regione.

“Inoltre – spiega Francesca Leone, presidente del comitato A scuola Umbria - il consiglio di Stato ha respinto l’appello presentato dal Governo contro la decisione del Tar Lazio che il 26 marzo aveva accolto due ricorsi presentati da genitori, confermando così la richiesta avanzata al Governo di riesaminare, sulla base delle nuove evidenze scientifiche emerse, il meccanismo automatico di sospensione della didattica in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado nelle regioni in zona rossa dell'intero territorio nazionale”.

“Nel frattempo – aggiunge - i dati epidemiologici dell’Umbria sono in netto miglioramento. Quindi, ci aspettiamo che la Regione riapra in presenza al 100% dal 7 aprile anche le classi seconda e terza media, nonché almeno al 50% le scuole superiori, attendendosi allo stesso criterio che suggerisce il Tar Lazio, ovvero che le chiusure devono essere motivate su valide basi scientifiche. Siamo in attesa dell’imminente ordinanza e speriamo che questa non risulti più restrittiva di quanto previsto dal Governo. Visti i nuovi orientamenti, ci riteniamo soddisfatti per la battaglia finora intrapresa, ma rimaniamo vigili augurandoci di non dover intraprendere nuove azioni”.

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