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Giovane donna colpita da ictus, la mamma: “Avete donato un nuovo percorso di vita a mia figlia”

La lettera di ringraziamento a seguito del tempestivo intervento: “A testimoniare l’elevato livello di competenze professionali ed umane di tutto il personale operativo nei suddetti reparti”

Una storia a lieto fine, quella che viene raccontata all’interno di una lettera di ringraziamento ed encomio destinata a tutto il personale medico e paramedico del 118, del Pronto Soccorso dell’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni, dell’equipe del Dottor Passalacqua ed in particolar modo al Dottor Alligritti da parte dei familiari di una giovane paziente di 34 anni.

Cosa è accaduto

“Durante il pomeriggio del 28 gennaio – si legge nel testo della lettera - la giovane donna ha improvvisamente accusato sintomi che non le permettevano di rispondere a sollecitazioni visive, né vocali, né motorie. Il compagno immediatamente ha avvisato il 118 il cui personale è accorso subito effettuando il primo soccorso e riconoscendone immediatamente la gravità del caso (Ictus).

In pronto soccorso la paziente è entrata in codice rosso, in pochi minuti le veniva confermata la diagnosi (Ictus Cerebrale su base ischemica) e riceveva le prime cure del caso in brevissimo tempo. Avviata al reparto di radiologia interventistica la paziente veniva, entro poco più di un’ora dall’insorgenza dei sintomi, sottoposta a delicatissimo intervento di disostruzione di una arteria cerebrale che permetteva una immediata ripresa della giovane paziente con completa regressione dei sintomi.

La famiglia – si evidenzia - spinta da una sincera e profonda gratitudine, in un momento in cui si parla frequentemente di malasanità, è a testimoniare l’elevato livello di competenze professionali ed umane di tutto il personale operativo nei suddetti reparti, dove la corsa contro il tempo, in casi come questi, è fondamentale ed il passare del tempo è letale. A conferma di quanto sopra si calcola che la paziente ha avuto i primi sintomi alle ore 16,30 ed alle 18,30 è uscita dalla sala operatoria cosciente, con la riacquisizione motoria e l’uso della parola.

Un profondo grazie di cuore – chiosa la mamma della paziente - a tutti coloro che con la competenza professionale, l’esperienza e soprattutto con la necessaria tempestività hanno donato di nuovo un percorso di vita normale a mia figlia”.

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