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Piano regionale dei rifiuti: “Ampliare la discarica di Orvieto, più differenziata e nuovo termovalizzatore”

La Regione illustra il progetto dopo la firma sulla delibera: “Nuovo impianto? Da decidere il luogo”: ipotesi Ex Merloni a Perugia

Aumentare la quota della differenziata, ampliare le discariche e realizzare un nuovo impianto di termovalorizzazione. Queste le tre linee individuate dalla Regione nel presentare il nuovo Piano regionale dei rifiuti, uscito da Palazzo Donini subito la firma sulla delibera che lo definisce. “Un piano ambizioso su cui stiamo lavorando da tempo”, ha spiegato la governatrice Donatella Tesei nella conferenza stampa di presentazione organizzata mercoledì mattina a Perugia. Al tavolo anche l’assessore Roberto Morroni e i tecnici della Regione che hanno seguito l’iter, in particolare Stefano Nodessi e Gabriele Cruciani del Comitato tecnico scientifico.   

Lo scenario individuato dalla Regione dopo due anni di lavoro e di confronto con i tecnici punta a tre direttive: l’aumento della raccolta differenziata fino al 75%, con l’Umbria che oggi è al 66%, l’aumento dei volumi delle tre discariche al momento utilizzabili in Umbria, tra cui anche Le Crete di Orvieto, che ad oggi potrà andare avanti fino a dicembre 2024, e la realizzazione di un termovalorizzatore. 

Per quanto riguarda il territorio ternano, la principale novità sarà dunque l’allargamento della discarica di Orvieto. "Dal sistema di riprofilatura delle discariche che il comitato tecnico ha portato avanti - spiega l’assessore Morroni - abbiamo oggi una situazione di pre emergenza per quanto riguarda le discariche, visto che andranno in esaurimento nel giro di tre anni. Dei sei impianti in Umbria, Pietramelina, Colognola e Santorsola verranno chiuse definitivamente, mentre Belladanza si esaurirà in estate 2022, Borgo Giglione  nel 2023 e Le Crete di Orvieto a dicembre 2024. Secondo i progetti c’è la necessità di ampliarle: serve un milione di metri cubi in più, quota suddivisa sui tre siti, con la priorità che verrà assegnata a Belladanza e Borgo Giglione per ragioni di tempo”.

Sul fronte del nuovo impianto, “non è stata fatta ancora nessuna ipotesi - ha spiegato l’assessore - ma si deciderà tramite un percorso di condivisione che sarà intrapreso da tutte le parti in causa”. Indiscrezioni parlano dell’area della Ex Merloni a Perugia come potenzialmente adatta a questo tipo di impiantistica. La Regione ha annunciato anche la creazione di un tavolo permanente che seguirà i diversi iter avviati con il nuovo piano, tra cui anche quello dell'incentivare i Comuni che al momento sono più indietro sul fronte della raccolta differenziata. "Un piano - ha spiegato Morroni - che dovrebbe trovare complessivamente una piena attuazione nel 2030". 

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