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Inquinamento atmosferico, l’Europa boccia Terni: qualità dell’aria da zona rossa

Il monitoraggio dell’Agenzia europea dell’ambienta sulla concentrazione di polveri finisce: ecco i dati relativi alla città dell’acciaio

L’Agenzia europea dell’ambiente mette Terni in "zona rossa" per quanto riguarda l’inquinamento da Pm 2,5 (le cosiddette polveri finissime). Questo emerge dalla nuova mappa visuale della qualità dell’aria urbana realizzata da Aea sulla base delle concentrazioni di particolato fine tra il 2019 ed il 2020.

Terni si piazza al 238esimo posto della classifica con una concentrazione di Pm 2,5 pari a 18,8 microgrammi al metro cubo, a fronte di un limite fissato dalla Comunità europea a 25 mg7mc.

"Il particolato fine - spiega Aea - è l’inquinante atmosferico con la maggiore incidenza sulla salute in termini di morti premature e malattie. La mappa fornisce informazioni sulla qualità dell’aria a lungo termine in ciascuna città. L’esposizione a lungo termine al Pm 2,5 causa malattie cardiovascolari e respiratorie".

Complessivamente, sono state censite 323 città in tutta Europa. Le performance migliori vengono attribuite a Umea (Svezia), Tampere (Finlandia) e Funchal (Portogallo).

Terni non è l’unica città italiana da bollino rosso: la peggiore è Cremona (322esimo posto) ma anche Vicenza (320) non se la passa bene. Nella zona verde si trovano invece Sassari (14), Genova (26), Livorno (64). 

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