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Cospea Alta, la denuncia: “Viviamo in uno stato di estremo pericolo. Pazienza e spirito di collaborazione stanno giungendo al termine”

Il Comitato di quartiere: “La realizzazione del sottopasso è una questione che riguarda la sicurezza dei residenti e di tutti coloro che lavorano e operano nel quartiere”

Una lunga serie di problematiche sono state denunciate dal Comitato di quartiere ‘Cospea Alta’ zona residenziale a ridosso del centro di Terni. Sicurezza, manutenzione stradale, viabilità sono le tematiche che vengono messe in luce, ricordando ed evocando il ‘famoso’ sottopasso che dovrebbe essere realizzato per consentire agli abitanti di disporre un collegamento diretto verso la città.

Gli esponenti del Comitato di quartiere, pertanto, riavvolgono il nastro ripartendo dalla giornata di ieri, martedì 17 gennaio. “Le piogge hanno di nuovo sommerso pesantemente Cospea Alta mettendo in luce tutta la pericolosità di vivere in questo quartiere. Gli allagamenti oltre a impedire il regolare transito di qualsiasi mezzo, devastano alcune abitazioni. I proprietari devono adoperarsi con chiuse e atri argini per impedire danni alle cose e alle persone. È del tutto evidente che le strade, cosi come molte altre opere di urbanizzazione, sono state mal concepite e gli interventi successivi per arginare tali eventi, sono del tutto ininfluenti”. 

Il Direttivo: “Torna a denunciare lo stato di estremo pericolo in cui i residenti, ormai da anni, sono costretti a vivere a causa di una viabilità del tutto insufficiente e molto pericolosa. Malgrado le nostre continue denunce e segnalazioni – ricordano - sullo stato della transitabilità della strada di Cospea con l’enorme problema del passaggio a livello che chiude per oltre trenta volte al giorno e che in tale situazione nessun mezzo può entrare, e purtroppo neppure i mezzi di primo soccorso (medico, ambulanza, vigili del fuoco, forze dell’ordine) una roulette russa per chi aspetta i soccorsi”.

Questioni irrisolte: “Il disinteresse dell’Amministrazione sta creando un ulteriore grave problema: il rapido dissesto del manto stradale che, gravato di un intenso traffico anche di mezzi pesanti autobetoniere e grossi camion carichi di materiale edile diretti al cantiere di via Perillo, sta velocemente riducendo la carreggiata, la quale in alcuni punti non rientra neanche nei limiti minimi di larghezza di una strada comunale - a doppio senso di marcia - con traffico aperto ai mezzi pesanti, ostacolando, di fatto, il rapido transito dei mezzi di primo soccorso come ad esempio medico, ambulanza, vigili del fuoco, forze dell’ordine”.

Ulteriori problemi sottoposti all’attenzione: “Abbiamo continuamente denunciato l’assenza di marciapiedi e di illuminazione che rende la strada pericolosissima per i pedoni. In compenso l’illuminazione non manca, anzi è molto abbondante, e illumina a giorno il nuovo parcheggio di via Perillo che, nonostante completato ormai da tempo, rimane chiuso alle auto dei residenti. Allo stato attuale ci sono parcheggiati due prefabbricati e probabilmente l’illuminazione serve a proteggerli. Quindi illuminazione a giorno nel parcheggio fantasma e buio completo nella strada di Cospea. Al Comune rivolgiamo (di nuovo) una domanda l’illuminazione del parcheggio è Comunale? Se si come mai lo stesso parcheggio è chiuso ai residenti ma ci sono parcheggiati dei prefabbricati sicuramente di privati?”.  

Ed ancora: “Altro grave problema, più volte denunciato, sono gli allagamenti che si verificano puntualmente con le piogge di questi tempi in alcune zone del quartiere e soprattutto su via Perillo che la rendono praticamente impercorribile aggravando ulteriormente la problematica legata alla sicurezza, e quindi al transito dei mezzi di soccorso, e più in generale al movimento dei residenti. La realizzazione del sottopasso – ribadiscono dal Comitato - non è soltanto una questione di miglioramento della viabilità, indubbiamente molto importante, ma è prima di tutto una questione che riguarda la sicurezza dei residenti e di tutti coloro che lavorano e operano nel quartiere”.

Riflessioni a margine: “I ritardi dei mezzi di primo soccorso fino ad oggi, per fortuna, non hanno causato danni irreparabili ma sono stati la causa di ulteriori indicibili sofferenze per chi doveva giungere in ospedale con urgenza per avere le cure necessarie a continuare vivere, e questo in una società civile è inaccettabile. La lottizzazione Cospea Alta era stata presentata come la realizzazione di un quartiere modello, invece chi ha investito nell’acquisto di un immobile oggi si trova di fronte un quartiere con un forte degrado, sempre nuovi cantieri con lavori in corso che invadono parcheggi e strade senza il minimo di sicurezza senza nessun segnale, con mezzi pesanti che si muovono in pericolose manovre tra auto parcheggiate e pedoni. La pazienza e lo spirito di collaborazione dei cittadini residenti – concludono - stanno giungendo al termine con l’assemblea popolare che terremo a breve decideremo le iniziative da intraprendere”.

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