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Festini, minacce, risse e bivacchi. I residenti di Rocca San Zenone a Terni inascoltati: “Episodi gravissimi al limite della legalità”

I consiglieri del Partito Democratico Francesco Filipponi e Tiziana De Angelis presentano un’interrogazione urgente: “Non è stato mai preso in considerazione l’esposto fatto dai residenti”

Sono trascorsi quasi due anni dal 1 agosto 2018. In quella data i residenti di Rocca San Zenone decisero di denunciare quanto accadeva dalle loro parti, inviando al sindaco Latini (appena insediatosi ndr) e alle forze dell’ordine un esposto documentato, fornendo anche materiale fotografico. Allo stato dei fatti attuali nulla è cambiato, secondo quanto raccontato da Tiziana De Angelis nel corso del consiglio comunale da remoto svoltosi ieri pomeriggio. La consigliera del Partito Democratico ed il capogruppo Francesco Filipponi hanno così presentato un’interrogazione, a carattere di urgenza da sottoporre all’amministrazione comunale, sottolineando come tale zona non sia stata sottoposta ad alcun controllo, nonostante la denuncia emersa da quasi due anni.

Gli accadimenti

I consiglieri, all’interno del documento, delineano una piccola cronistoria di quanto accaduto: “All’epoca – sottolineano - venivano denunciati fatti e accadimenti gravissimi legati a situazioni al limite della legalità, al senso civico e al buon costume, dal momento che sussistevano quasi quotidianamente situazioni di pericolo per gli abitanti della zona, episodi di colluttazioni e di arroganza spinta più nello specifico in prossimità dello scorrimento del fiume torrente Serra divenuto meta abituale di bivacco da parte di individui di diversa estrazione sociale, generazione e etnia”.

A tal proposito Filipponi e De Angelis però affermano come tali episodi continuino a perdurare: “Le persone del posto sono in allarme considerato che arrivano puntualmente verso i campi e a ridosso del torrente gente di ogni tipo, perfino ragazze minorenni con propri mezzi di trasporto o addirittura mezzi pubblici (autobus di linea) che interferiscono e continuano a minacciare i residenti”. Infine, altro aspetto piuttosto singolare e preoccupante: “Si è arrivati a utilizzare le acque del torrente come piscine pubbliche, improvvisando bagni, festini, che lasciano dopo il passaggio tracce di sporcizia, rifiuti, ciarpame, siringhe e bottiglie di vetro rotte”. Insomma una vicenda la quale merita di essere approfondita.

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