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"Subito la Città della Salute di Terni. De Fino aggiorni costantemente la regione". Una mozione di Paparelli riporta i riflettori sul progetto

Il consigliere regionale dem riporta l'attenzione sul progetto chiedendo alla giunta Tesei di mobilitarsi per una rapida realizzazione e chiede un confronto costante con il commissario straordinario dell'Asl 2, Massimo De Fino

“Dare immediatamente corso alla progettazione e realizzazione della Città della salute di Terni, senza ulteriori ritardi. Sollecitare l’Azienda Usl Umbria 2 a completare l'iter progettuale individuando il relativo finanziamento. Aggiornare nel brevissimo periodo l’Assemblea legislativa umbra, ed in seguito ogni 90 giorni, sullo stato di avanzamento della realizzazione di un'opera di fondamentale prestigio quale investimento della sanità umbra e funzionale anche al futuro risparmio dei canoni di locazione”. Sono queste le richieste che il consigliere regionale del Pd, Fabio Paparelli, affida ad una mozione rivolta alla giunta Tesei.

Nell’atto di indirizzo, Paparelli rimarca che “il commissario straordinario dell’Usl 2 continua a prendere decisioni senza consultarsi con i rappresentanti degli ordini dei medici, degli infermieri e delle istituzioni. 

De Fino - Osserva Paparelli - ha infatti incredibilmente affermato che la Città della salute, così come è stata progettata ‘non si rende più necessaria’, senza addurre motivazioni e smentendo di fatto il lavoro svolto precedentemente e le risorse investite e programmate. Intanto il sindaco di Terni mantiene un assordante silenzio quando invece dovrebbe tutelare gli interessi primari della comunità che amministra, mettendoli davanti a quelli di parte. La Regione non può fare un simile passo indietro rispetto al progetto della Città della salute, visto che l’opera è stata pensata sia per risparmiare sull’affitto della sede di Via Bramante (circa 700 mila euro con cui si pagherebbe facilmente la rata di mutuo eventuale) sia per facilitare l’integrazione dei servizi sanitari tra Usl 2 ed ospedale di Terni. Un investimento dunque essenziale sia per collocare l'offerta dei servizi integrati in unica sede di proprietà portando alla razionalizzazione degli stessi ma anche per operare un forte risparmio di risorse finanziarie”.

Il consigliere regionale dem conclude sottolineando che bisogna “comprendere la situazione dell’iter procedurale e quali siano le eventuali difficoltà da superare per giungere quanto prima alla realizzazione dell’opera, necessaria e strategica non solo ai fini del contenimento dei costi e della integrazione dei servizi territoriali ed ospedalieri ma anche al completamento di una rete avanzata di servizi sanitari più fruibili, accessibili e sostenibili per il cittadino. La nuova sede della ASL 2 - spiega infine - svolgerebbe un ruolo centrale di snodo tra i vari presidi universitari ospedalieri e sanitari e le varie attività sanitarie, che , quindi, verrebbero integrate e messe a sistema fino a formare una vera e propria città della salute”

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