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Ternana, il progetto Liberati: consenso unanime dalle forze politiche. Focus sulla clinica tra procedure e futuro

Il dibattito sullo studio di fattibilità per la realizzazione di un nuovo stadio Liberati presentato dalla Ternana calcio. Una seduta fiume che ha visto numerosi interventi tra sindaco, assessori e consiglieri comunali

Il progetto per la realizzazione del nuovo stadio Liberati della Ternana è entrato, seppur virtualmente, a Palazzo Spada. Nel corso del consiglio comunale straordinario da remoto, convocato per l’occasione - dopo richiesta avanzata dai gruppi consiliari di Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Terni Civica e dalla capogruppo del Misto Doriana Musacchi – si è discusso dello studio di fattibilità per la realizzazione di un nuovo stadio Liberati, presentato dalla Ternana calcio.

Ad inaugurare gli interventi Leonardo Latini, sindaco di Terni e Benedetta Salvati, assessore ai lavori pubblici. “Il comune ha ricevuto lo studio di fattibilità lo scorso 23 febbraio – ha ricordato Latini - Da lì è iniziato un iter particolarmente serrato che dovrebbe concludersi con alcuni giorni di anticipo, rispetto alle tempistiche di legge e rispetto alla dichiarazione di pubblico interesse. Si andrebbe a realizzare una vera e propria città dello sport. Inoltre costituirebbe un polo attrattivo di enorme portata, anche per la polifunzionalità del progetto. Un vettore di sviluppo per il territorio. Lo studio di fattibilità poggia anche sulla realizzazione di una clinica privata parzialmente convenzionata. Uno degli obiettivi principali è quello di costruire un ospedale nuovo. La sanità pubblica rimane da salvaguardare e potenziare. Questo non vuol dire che, a livello sussidiario, ci possa essere spazio anche per una clinica privata parzialmente convenzionata. Il tutto andrebbe anche ad incentivare la mobilità attiva. Un'opera di sviluppo per il nostro territorio, occasione anche per nuovi posti di lavoro”. L’assessore Salvati ha ricordato la procedura amministrativa: “Il 26-27 aprile verrà fatta la determina di approvazione e la predisposizione della delibera di giunta, all’esito della conferenza dei servizi. Sono arrivati già diversi pareri da parte degli enti preposti. Ogni parere presenta delle prescrizioni ed osservazioni che verranno trasferite al preponente. Abbiamo deciso di estendere le valutazioni a tutto il consiglio comunale. Entro la metà di maggio potremo, a seguito dei lavori di commissione, andare ad approvare l'interesse pubblico di questa opera".

Numerosi gli interventi dei consiglieri. Doverosa premessa, senza ripetersi singolarmente. Ognuno ha dato il proprio favorevole al progetto stadio. In prima battuta Alessandro Gentiletti: “Tutti i gruppi politici possono dare il loro sostegno. Tuttavia chi decide è la maggioranza, chi ha vinto le elezioni. Ad esempio l'amministrazione può fare pressione a livello regionale, far sentire la propria voce, battere i pugni fortemente e rivendicare un ruolo nel nuovo piano sanitario regionale”. Successivamente Sergio Armillei: “Vedo solo vantaggi. Ho sentito dire che la clinica privata toglierebbe posti al Santa Maria. Falso. Con l'amministrazione leghista è stato re -istituito l'Otar per verificare la sussistenza del rinnovo delle convenzioni preesistenti. Chiediamo a gran voce come Lega, come cittadini il riequilibrio perché di queste strutture la città ne ha bisogno”. Emanuele Fiorini osserva: “Siamo tutti dalla stessa parte. Il punto è un altro: la convenzione. Se Bandecchi non ha la convenzione non costruisce lo stadio. E' dunque necessario sciogliere questo nodo da parte del sindaco, in ottica prettamente procedurale”. Francesco Filipponi aggiunge: “Trattasi di un progetto ambizioso. Siamo intanto favorevoli al riequilibrio territoriale. L’aspetto preponderante riguarda il conformarsi alle normative vigenti e seguire l’iter previsto”. Il consigliere Marco Cozza focalizza l’attenzione sul presidente: “L'imprenditore Bandecchi sta facendo davvero tanto per il nostro territorio. Una persona che vuole investire su Terni ed in un settore che non porta inquinamento, non danneggia alla salute, tutt’altro”. Anche Valdimiro Orsini plaude al presidente: “Un grande uomo, poiché è andato ad aiutare tante famiglie in grave difficoltà. Sono d'accordissimo a concedere la cittadinanza onoraria, al di là dei meriti sportivi, proprio per la sensibilità dimostrata”. Sul progetto: “Prima di esprimere un voto c'è bisogno di conoscerlo. Chi ha voluto forzare la mano lo fa per speculare politicamente su questa questione”.

Di seguito Michele Rossi: “La politica deve rassicurare tutta la città. Nessuno potrà impedire il raggiungimento dell'obiettivo se ci si atterrà alle procedure di legge. Non si può essere contro a chi investe, crea posti di lavoro. Un'occasione irripetibile di sviluppo economico”. Sulla seduta Paola Pincardini: “Stiamo facendo chiacchiere, parlando di teoria. Non possiamo esprimerci nel merito poiché l'iter non è stato completato”. L’assessore allo sport Elena Proietti ricorda: “In Italia gli stadi di proprietà sono soltanto cinque. Da parte di questa amministrazione c'è una forte volontà sia per la realizzazione dello stadio che disbrigare la parte burocratica. Tutti gli attori devono fare la loro parte”. Il consigliere Luca Simonetti: “I nemici di questo progetto non sono all'interno di questo consiglio. I potenziali nemici siedono sui banchi della regione. Signor sindaco questa partita si gioca a Perugia, su quei tavoli. I colpevoli sono sempre quelli che hanno i numeri ma non li usano”. Poi è il turno di Doriana Musacchi: “Un treno che passa da non farsi sfuggire. E' il momento di concretezza non di propaganda”. E Lucia Dominici: “Apprezzo la mobilitazione e l'interesse mostrato dai cittadini. Massimo sostegno a chi vuol investire e mettere radici sul nostro territorio”. Il capogruppo Maurizio Cecconelli: “La parte più spigolosa è quella della clinica. Non abbiamo nessuna preclusione alla sanità privata. Tuttavia ci dobbiamo rendere conto che inizia la battaglia”. Paolo Angeletti: “Ho ascoltato con attenzione ma non capisco il senso di questo consiglio. Non ci sono motivi per dissentire alla proposta della Ternana calcio. Siamo tutti d'accordo e favorevoli purché siano rispettati tutti gli iter necessari”. Il capogruppo Federico Pasculli: “Spero se ne inizi uno chiaro che porti al risultato della realizzazione del progetto. Questa discussione si poteva fare prima, per evitare tante polemiche diffuse in rete”.

Federico Brizi sulla richiesta di convocazione: “Purtroppo nei giorni scorsi sono scaturite delle polemiche ingiustificabili e strumentali. La costruzione dello stadio è patrimonio di tutta la città, un'opera di interesse nazionale”. Il cognome che evoca dolci ricordi per i tifosi della Ternana: “Mio cugino ha dato tanta gloria ai colori rossoverdi” ricorda Comunardo Tobia. “Siamo felici che la Lega sia a favore, però vi dovete mettere d’accordo. In comune si dice una cosa e in regione un’altra”. “Più che consiglio comunale pare uno spot” osserva Anna Maria Leonelli. “Occorre aspettare il termine della procedura amministrativa. Di conseguenza non sappiamo se verranno o meno concesse alcune cose”. Infine Federico Cini: “Questo tema ci costringe finalmente ad ampliare il nostro orizzonte, dovendo andare a discutere anche le tematiche di riequilibrio territoriale. Una grande opportunità per tutta la città”. Da segnalare infine che il consigliere Devid Maggiora, il sindaco Leonardo Latini e l’assessore ai lavori pubblici Benedetta Salvati sono andati a salutare i tifosi presenti, sotto Palazzo Spada.

LA DIRETTA 

Atto Musacchi: ventotto favorevoli e quattro astenuti

La seduta è stata poi dedicata all’atto di indirizzo presentato dalla capogruppo del Misto Doriana Musacchi. Esito della votazione: ventotto favorevoli e quattro astenuti: “Si chiede di dare massimo impulso per continuare l’iter amministrativo, in modo da portare alla realizzazione del nuovo stadio della Ternana. Inoltre ha lo scopo di tenere uniti non solo i politici e i tifosi ma tutti i cittadini. Mai come ora c’è necessità di remare tutti nella stessa direzione” ha affermato Doriana Musacchi. Sul tema Alessandro Gentiletti: “Mi sono astenuto perché, come cittadini, abbiamo bisogno che la politica si assuma le sue responsabilità e non prenda in giro le aspettative e i sogni dei ternani, temporeggiando e approvando atti che in concreto non portano nulla”.

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