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“Oltre 400 milioni di euro di debiti, a Terni non c’è niente da festeggiare ma tanto da lavorare”

Bilancio consolidato, l’intervento di Pd e Innovare: “Svelate le contraddizioni di una maggioranza che non riesce ad affrontare la drammaticità della situazione. E il centrodestra non ha voluto prendersi le sue responsabilità”

Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota diffusa dai gruppi di Partito democratico e Innovare per Terni in merito all’approvazione in consiglio comunale del bilancio consolidato.

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In consiglio comunale si sono finalmente svelate le contraddizioni di una maggioranza che non riesce ad affrontare con una strategia effettiva la drammaticità della situazione ternana e l’incapacità della destra che ha governato Terni ed è responsabile della situazione finanziaria disastrosa del comune, certificata per il 2022, e delle sue partecipate.

Nella votazione per il bilancio consolidato del Comune di Terni si sono chiarite le diverse posizioni. La maggioranza di Alternativa Popolare, dopo aver criticato il bilancio e paventato il possibile nuovo dissesto del Comune e il fallimento di alcune delle sue partecipate (come ad esempio Terni Reti) ha preferito approvare il bilancio per evitare le conseguenze previste dal testo unico enti locali per poi, in serata, andare a fare festa, giacché è evidente che a Terni non c’è molto da festeggiare, quando invece c’è tanto da lavorare.

Da parte sua, il centrodestra ha preferito astenersi sul bilancio che ha prodotto, evitando così di prendersi le proprie responsabilità sulla situazione critica rappresentata in primis da un incremento di circa 64 milioni ovvero il 20% di debiti rispetto al 2021, che arrivano ad oltre 417 milioni di euro, i quali impegnano fortemente il futuro della cittadinanza ternana.

Davanti a tanta incoerenza politica i gruppi Innovare per Terni e Pd hanno coerentemente e fermamente criticato e votato negativamente un bilancio consolidato che dimostra l’incapacità di chi ha governato Terni e che conferma l’assenza di accordi sotto banco con chi ora governa Terni, che dovrebbe essere impegnato a produrre azioni concrete di buon governo.

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