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Nomine Servizio idrico intergrato: “Si va verso un accordo politico tra Alternativa Popolare e il Partito Democratico”

Fabio Moscioni, coordinatore provinciale Movimento Cinque Stelle: “Direzione opposta rispetto al bando pubblico. Se salta Terni, salta anche la Regione”

Competenza e merito. Come Movimento 5 Stelle abbiamo ufficialmente proposto un metodo di selezione delle nomine pubbliche all'interno del Servizio Idrico Integrato basato non su accordi politici, ma su un confronto trasparente alla luce del sole attraverso un bando pubblico che potesse accogliere i migliori curricula. Appare evidente che in questo momento nella provincia di Terni si stia procedendo nella direzione opposta rispetto a quella istituzionale favorendo un inedito accordo politico tra Bandecchi e il Partito Democratico. 

È a dir poco fuori dal mondo cercare di costruire una narrazione filantropica per giustificare questo accordo politico. Facendolo su un tema estremamente serio come quello dell'acqua pubblica. Stiamo parlando di una società per azioni controllata da un socio privato quotato in borsa che come mission ha quella di fare profitto sulla remunerazione degli investimenti attraverso le tariffe degli utenti. Non prendiamoci in giro. L'unica azione che la politica potrebbe fare per ricondurre sotto il controllo pubblico e democratico l'acqua è riportare la gestione nella forma del cosiddetto "controllo analogo" esercitato in maniera congiunta da parte dei comuni, riconducendo quindi tutte le normative pubbliche in termini di assunzioni e di appalti. Se avessero davvero come obiettivo la ripubblicizzazione dell'acqua dovrebbero rendere sempre più marginale la quota privata fino alla scadenza contrattuale, riconducendo nella forma dell'in house providing la gestione a partire dal 2031. 

I risultati di 20 anni di privatizzazione sono evidenti. Il 54% dell'acqua immessa negli acquedotti viene dispersa dalle perdite presenti nella rete e le bollette sono tra le più alte d'Italia con 586 euro all'anno a famiglia, il 10% in più rispetto a Perugia. Come coordinatore provinciale del M5S chiederò un chiarimento urgente al segretario provinciale del Partito Democratico, Fabrizio Bellini. Come ribadito più volte in ogni sede il M5S agisce in maniera coerente su tutti i livelli istituzionali. Se questo è il prologo di un accordo politico tra il Partito Democratico e Alternativa Popolare nei comuni e nella provincia di Terni non possiamo che prendere atto che tale scelta sarà speculare anche nei comuni dell'Umbria settentrionale, per la Provincia di Perugia e per la Regione. 

                                                                                              *Coordinatore provinciale Movimento Cinque Stelle Terni

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