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Cronaca

Caro carburanti, il “gioco dell’oca” del prezzo medio: com’è la situazione a Terni

Dal primo agosto, i gestori delle stazioni di servizio hanno l’obbligo di esporre il cartello. Ma non è dappertutto così: le immagini

Mettiamo le cose in chiaro. Su venti euro di gasolio, ad esempio, il 59% va allo Stato, il 39% spetta alle compagnie petrolifere e al gestore resta il 2%. Se va bene, sono 40 centesimi. Lordi. Quindi, se proprio di colpe si vuole parlare, queste vanno cercate altrove rispetto alle pompe di benzina.

Anche per questo, probabilmente, l’obbligo in vigore dal primo agosto di esporre le tabelle con i prezzi medi dei carburanti a livello regionale è un po’ uno specchietto per le allodole. In primo luogo, perché se proprio si vuole intervenire a favore degli automobilisti, il margine per abbassare i prezzi di benzina e diesel, ci sarebbe. In secondo luogo, perché sapere che in Umbria il prezzo medio è abbassato, rispetto a quello praticato dal gestore al quale un cittadino ternano si rivolge abitualmente, da un distributore che si trova a 30, 40 o 50 chilometri di distanza, cambia poco o nulla alla sostanza dei fatti.

Però, l’obbligo c’è. Ed è fissato da alcune regole chiare. Entro le 8.30 di ogni giorno, il ministero delle imprese elabora i prezzi medi dei carburanti su base regionale (e per le province autonome) e li pubblica in una apposita sezione del proprio sito internet. Ai gestori delle stazioni di servizio è fatto l’obbligo di esporre dei cartelli con questi prezzi - ognuno per la propria regione di riferimento - entro le 10.30 su dei cartelloni che abbiano la dimensione minima di 12 centimetri di altezza “all'interno dell’area di rifornimento, in modo da garantirne adeguata visibilità”, come spiega la circolare diffusa dal ministero stesso.

Caro carburanti e prezzi medi regionali: la situazione nei distributori di Terni

Si tratta dunque di un obbligo e non di una discrezione, che prevede anche una serie di sanzioni nei confronti di chi, all’atto dei controlli, dovesse risultare inadempiente.

Girando per le stazioni di servizio di Terni, è però evidente che non tutti si sono ancora adeguati alla normativa visto che i cartelli con l’indicazione dei prezzi medi regionali sono presenti solo in alcuni distributori e non nella totalità degli impianti.

Fermo restando che, come detto, non è questo probabilmente lo strumento attraverso il quale fermare la rincorsa dei prezzi. Fatta salva la possibilità – comunque – di tenere sotto controllo l’andamento dei prezzi praticati e anche le oscillazioni di ogni singola stazione di servizio visto che lo stesso ministero ha una sezione, costantemente aggiornata, in cui vengono raccolti i prezzi comunicati dagli stessi gestori (qui il link): una sorta di mappa con la quale orientarsi e cercare la strada per il risparmio.

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