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Cronaca

Boschi in fiamme, i carabinieri forestali vanno a caccia di piromani con i satelliti

Alte temperature e siccità fanno crescere il rischio di roghi: così gli investigatori si preparano ad affrontare la nuova “stagione”

Alte temperature, sottobosco secco, il rischio incendio è sempre dietro l'angolo e i carabinieri forestali si preparano a fronteggiare le problematiche connesse agli incendi boschivi e invitano all’attenzione.

L’attività svolta dai militari della specialità forestale è di tipo preventivo e repressivo. L’attività preventiva riguarda la sensibilizzazione dei comuni nell’istituzione e aggiornamento del catasto incendi, intervenire con la Regione Umbria nei “piani di sviluppo rurale” ed effettuare gli interventi selvicoltura ante e post incendi. L’educazione ambientale è un elemento cardine che prevede una costante partecipazione dei forestali nelle scuole per far accrescere le conoscenze, in particolare delle generazioni più giovani, sul fenomeno degli incendi boschivi e i rischi per l’ambiente.

L’attività repressiva riguarda le tecniche svolte sul campo nelle aree interessate dal passaggio del fuoco al fine di ricostruire il punto di innesco e le cause. L’arma dei carabinieri ha iniziato un’attività sperimentale di monitoraggio e analisi degli incendi boschivi mediante l’utilizzo dei satelliti. I cambiamenti di temperature sul suolo terrestre registrate dai satelliti e le immagini dall’alto permettono di migliorare l’attività investigativa e definire con maggior dettaglio i danni riportati dagli ecosistemi forestali.

La perimetrazione delle aree percorse dal fuoco viene effettuata a favore dei comuni interessati per il rilascio dei vincoli su caccia, pascolo e edificabilità delle aree percorse dal fuoco.

L’attività investigativa svolta dai carabinieri forestali ha permesso nel 2021 di deferire 10 persone all’autorità giudiziaria e a portare all’arresto di un piromane presunto colpevole degli incendi registrati sul monte Argento a Terni. Nel 2022 la stagione ha fatto registrare elevate criticità rispetto all’anno precedente e le persone denunciate sono state 26, un arresto è avvenuto a Spoleto.

Tra i dati registrati emerge che la frequenza di inizio degli incendi è quella ricompresa tra le 11 del mattino e le 18 pomeriggio e il 25% degli incendi si verifica in aree già percorse dal fuoco nei 5 anni precedenti.

Il ruolo dei cittadini è determinante a ridurre i rischi e mettere in pratica tutte le attenzioni necessarie per evitare i principi di incendi. La causa più frequente di innesco di un incendio boschivo è la bruciatura dei residui vegetali, messa in atto nei periodi di divieto e in presenza di condizioni particolarmente favorevoli allo sviluppo tipo siccità e presenza di vento.

Altra causa di incendio è il verificarsi di guasti e anomalie tecniche dei mezzi agricoli che generano scintille a partire da terreni agricoli per poi svilupparsi nelle aree boscate.

In caso il cittadino veda un incendio è necessario chiamare prontamente i numeri di emergenza 1515 e 112.

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