rotate-mobile
Economia

Zucchero, olio d’oliva, pane e patate a peso d’oro: sulle famiglie di Terni la batosta del carovita

L’inflazione a settembre rialza la testa, le rilevazioni di Palazzo Spada: “Facendo il confronto con il 2022, gli alimentari in città sono aumentati in media del 10% con aumenti molto più consistenti anche in beni di prima necessità e di consumo quotidiano”

“Facendo il confronto con settembre del 2022, gli alimentari in città sono aumentati in media del 10% ma analizzando singolarmente i prodotti si sono rilevati aumenti molto più consistenti anche in beni di prima necessità e di consumo quotidiano per le famiglie”.

I servizi statistici del Comune di Terni hanno rilevato che, nell’appena trascorso mese di settembre, l’inflazione in città - contrariamente all’andamento nazionale - ha rialzato la testa, passando dal 5,6 di agosto al 5,8% di settembre. A livello nazionale, il dato è invece in discesa è si è attestato a +5,3%).

Secondo le rilevazioni di Palazzo Spada, “ciò che pesa di più è il carrello della spesa e, in particolare a Terni, in un solo mese si è rilevato un aumento medio dei prezzi degli alimentari e delle bevande analcoliche pari a +1,2%”.

“Entrando nel dettaglio dei prodotti rilevati nei punti vendita tradizionali e nella grande distribuzione presente sul territorio comunale - sottolinea il bollettino diffuso dall’amministrazione comunale - si segnalano in particolare aumenti nell’olio di oliva, nello zucchero, nelle patate, nella verdura e nella frutta, nell’acqua minerale. Se si confrontano i prezzi di questi prodotti con quelli di un anno fa, si rileva che lo zucchero è aumentato del 52,6%, l’olio d’oliva del 42,4%, le patate del 28,2% (del 35% quelle surgelate) il riso del 16%. Valori neppure paragonabili con il 5,8% sintetizzato dall’inflazione media e che invece impattano fortemente sulle spese frequenti delle famiglie e anche delle aziende che preparano prodotti lavorati, rappresentandone in molti casi ingredienti essenziali”.

Il bollettino statistico segnala anche l’aumento su base annua del prezzo del pane e “in particolare della differenza rilevata a Terni tra quello fresco che è cresciuto del 6,3% e quello confezionato, aumentato quasi tre volte tanto (+16,3%). Stessa differenza si è rilevata anche per i prodotti di pasticceria, con un aumento di quelli confezionati molto più alto rispetto a quelli freschi”.

Sempre restando nel settore alimentare, a settembre - dopo vari mesi in cui si era registrato un aumento di prezzo - “calano i costi del latte, dei formaggi e dei latticini”.

“Si registra invece – prosegue la nota dei servizi statistici - l’aumento del costo gasolio per riscaldamento (+4,7%) ma in confronto con settembre dello scorso anno è molto più basso (-17%) così come le bollette di elettricità e gas. Tra i carburanti, il gasolio è aumentato più della benzina ma su base annua quest’ultima è aumentata del 15,3% a fronte del +4,2% del gasolio”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Zucchero, olio d’oliva, pane e patate a peso d’oro: sulle famiglie di Terni la batosta del carovita

TerniToday è in caricamento